“Non solo il crocifisso, ma anche i simboli e i mandala di tutte le altre religioni, appendiamoli tutti in ogni classe”.
È la bizzarra proposta di Paola Nugnes, la senatrice eletta nel Movimento 5 Stelle e poi migrata in LeU, per costruire “una scuola libera con alunni capaci di scegliere da che parte stare, a favore delle battaglie civili, delle conquiste sociali, delle sconfitte di tutti”.
E’ questa la posizione sinistra dopo le dichiarazioni del ministro grillino Lorenzo Fioramonti, che due giorni fa aveva detto di preferire che all’interno delle classi venisse appesa “una cartina del mondo” piuttosto che il simbolo della cristianità.
Questo #crocifisso di #Aleppo dissacrato dai terroristi, è dedicato a tutti quelli che ritengono sia divisivo mostrarlo nelle scuole ma che poi alzano la voce quando gli usi alimentari dei musulmani non sono rispettati. Cristo rimane, i suoi nemici passano. Fatevene una ragione. pic.twitter.com/9FDx5ArNbm
— DonSa (@Don_Lazzara) October 2, 2019
“Potremmo stare a dibattere per ore su quanto oscurantismo e persino quanta sofferenza sono legate alle religioni, ma mai e poi mai bisogna perdere di vista che la nostra deve essere una scuola laica, pubblica e solidale, e che siamo in uno stato laico, pluriculturale e plurietnico”, dice la Nugnes, già nota supporter delle Ong che vuole trasformare le classi in una sorta di memorabilia religioso.
E la pensa così anche questa preside:
Preside toglie crocifissi da scuola: “Ha ragione il governo, discrimina islamici” – VIDEO
Di tutt’altro avviso i componenti della commissione Pubblica Istruzione del comune di Catanzaro, in Calabria, che sull’onda del dibattito nazionale che si è aperto dopo le esternazioni del ministro oggi hanno deciso, quasi all’unanimità, di “autotassarsi per consegnare un crocifisso a tutte le classi delle scuole elementari e medie inferiori della città che ne sono sprovviste”.
Non esistono nazioni pluriculturali ma solo pluri-ignoranti. Ogni cultura è riconoscibile per le sue caratteristiche peculiari che condizionano e identificano la società in cui e da cui si è sviluppata. Fondere forzatamente delle culture diverse non può che essere messo in atto sopprimendo gli elementi d’incompatibilità, defraudando così lo stesso patrimonio specifico.