Bernardo Silva rischia squalifica per scherzo sul compagno nero

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Terrorismo antirazzista

L’attaccante del Manchester City, Bernardo Silva, è sotto inchiesta dalla Football Association, la Federcalcio inglese, per la pubblicazione di un tweet con contenuti ritenuti discriminatori ai danni del compagno di squadra Benjamin Mendy.

Nel tweet in questione pubblicato il 22 settembre scorso si vede una foto di Mendy da piccolo, accanto al logo dei cioccolatini spagnoli “Conguitos” (una papera di cioccolato), accompagnata da un emoticon sorridente con la scritta “Indovina chi?”.

Silva aveva rimosso il post che però non era sfuggito agli invasati di un’associazione antirazzista, “Kick it Out”, che ne aveva segnalato il contenuto alla Football Association.

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Il calciatore portoghese è accusato di “violazione aggravata” delle regole della FA per riferimenti “espliciti o impliciti, alla razza e/o al colore e/o all’origine etnica”. Silva, che ha parlato di una semplice battuta tra amici e compagni di squadra, ha tempo fino al 9 ottobre per rispondere.

L’antirazzista Pep Guardiola ha più volte difeso il suo giocatore definendo sbagliate le accuse per il tweet.

Mendy, l’altro diretto interessato, si è subito schierato in difesa del compagno, sottolineando che non si era minimamente offeso per il post. Ma l’associazione Kick It Out ha sottolineato che “gli stereotipi razzisti non sono mai accettabili come battute”. Secondo la stampa britannica, nel caso in cui la FA considerasse razzista il contenuto del tweet del nazionale lusitano, Bernardo Silva rischia un’ammenda e sei giornate di squalifica.

Ormai siamo oltre il fanatismo. E ci sono dementi in Italia che vorrebbero copiare gli adepti dell’antirazzismo inglese.