Affitta solo a italiane, denunciata da radical chic

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Laura, proprietaria di un appartamento a Milano, vuole affittare solo ad una ragazza italiana.

Nell’annuncio, che è stato tolto nella mattinata di martedì dopo il linciaggio mediatico, si leggeva: “In area tranquilla e verde ben servita da mezzi pubblici tram 12 e 14, autobus 78, ferrovie Nord, fermata metro Cenisio linea Lilla. Comodo per il Politecnico in Bovisa, zona Sempione, affittasi ampia camera singola, luminosa, completamente arredata, con incorporato blocco cucina autonomo”. Quindi, l’elogio del palazzo: “In stabile signorile, al 2° piano con ascensore. L’appartamento è cosi composto – scrive Laura -, camera singola e bagno in condivisione. Il prezzo dell’affitto è 500 € mensili, incluse spese condominiali, riscaldamento centralizzato, consumo luce”.

Poi, ecco la parte dei requisiti: “La camera è disponibile dal trenta aprile. Preferibile studentesse, lavoratrici, referenziate, SOLO ITALIANE”, con la nazionalità che per la proprietaria è evidentemente uno dei criteri di scelta.

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A segnalare l’annuncio una pagina Facebook di invasati “I sentinelli di Milano, che da tempo combatte contro l’identità italiana.

Secondo questi fanatici una donna non può decidere di affittare – nemmeno una casa, ma addirittura una stanza, quindi si tratta di convivenza – solo a proprie connazionali. Perché?

E questi invasati sono gli stessi che, quando qualcuno protesta per la cancellazione del proprio profilo facebook dicono: è privato.

Chi affitta a italiani, assume italiani e aiuta italiani fa il suo dovere. Sono gli altri ad essere degli sfruttatori da segnalare.

Bisognerebbe creare una piattaforma alternativa in cui mettere in contatto disoccupati italiani con imprenditori italiani che vogliono assumere italiani; proprietari italiani in cerca di inquilini italiani. E così via.




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