Mamma ragazzino ucciso da Ilva a Bellanova: “Ecco l’aria che lo ha ammazzato”

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Un quadro con un teschio nero realizzato con “la polvere di minerale” raccolta dalle “mamme del rione Tamburi di Taranto” è stato consegnato ieri sera al ministro per l’Agricoltura, Teresa Bellanova, dalla tarantina Carla Lucarelli, mamma di Giorgio Di Ponzio, il 15enne morto lo scorso gennaio per un sarcoma; e da un’altra mamma, Stefania Petaro. L’occasione è stata il dibattito promosso dalla Fiom nel Tarantino. Lucarelli ha invitato il ministro a guardare “la cappa su Taranto” per vedere “l’aria che ha ucciso mio figlio, venuto a mancare per colpa della diossina”. E ha detto di essere “arrabbiata per i 12 decreti” cosiddetti ‘salva-Ilva’. Petaro, invece, ha spiegato al ministro che da un film visto di recente si evincerebbe che “Mittal entra nei governi” e “corrompe”. “Non credo – ha replicato Bellanova – di aver fatto scelte che hanno procurato danno alle persone. Lei può pensare tutto quello che crede di Mittal” ma “non ha il diritto di pensare che Mittal corrompe una persona come me”.

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Questa è la vera ecologia, gretini, non quella del ‘cambiamento climatico’: stiamo respirando merda. Serve una totale riconversione. Invece svendono pezzi di industria a multinazionali del terzo mondo che sono abituate ad utilizzare le persone come carburante.