Sea Watch ammette: ‘trasportiamo di tutto, anche torturatori e assassini’

Vox
Condividi!
VERIFICA LA NOTIZIA

L’organizzazione non governativa tedesca Sea Watch non può escludere che, come afferma “Il Giornale”, sia stata la propria nave Sea Watch 3, comandata da Carola Rackete, a sbarcare a Lampedusa il 29 giugno scorso i tre migranti arrestati il 17 settembre nel centro di accoglienza di Messina con l’accusa di aver torturato, violentato e ucciso nel campo di detenzione di Zawiya, a ovest di Tripoli. È quanto afferma il portavoce di Sea Watch, Ruben Neugebauer. Come ricorda il settimanale tedesco “Die Zeit”, dopo giorni di attesa in alto mare, il 29 giugno Rackete decise di violare il blocco posto intorno a Lampedusa dal decreto sicurezza bis, dirigendo la Sea Watch 3 nel porto dell’isola per sbarcarvi i migranti soccorsi nel Mediterraneo che erano a bordo della nave. Riguardo la presenza dei tre torturatori nel gruppo sostenuta da “Il Giornale”, Neugebauer afferma: “Non possiamo escluderlo, ma non abbiamo informazioni sicure”. Il portavoce di Sea Watch aggiunge: “Non possiamo rilevare i dati delle persone, salgono a bordo senza passaporto”.

Vox

E’ l’ammissione chiave: loro imbarcano chiunque, terroristi compresi. Non c’è alcun controllo alla fonte, anche per questo non dovrebbero entrare in acque territoriali italiane. Chissà quanti terroristi islamici hanno sbarcato in Italia.

Di sicuro soldati della mafia nigeriana. Migliaia di spacciatori e puttane.




Un pensiero su “Sea Watch ammette: ‘trasportiamo di tutto, anche torturatori e assassini’”

I commenti sono chiusi.