Nulla da fare, l’ignoranza degli immigrazionisti è seconda solo alla loro arroganza.

Gad Lerner rilancia su Twitter il rapporto sull’immigrazione (2018-2019) di Caritas e Migrantes: “Ma che coincidenza: #Milano è la provincia con più residenti stranieri (470.273 cioè il 14,5% degli abitanti) e contemporaneamente dà il maggior contributo al Pil, con reddito pro capite fra i più alti. Sicuri che l’immigrazione fa male? #Rapportoimmigrazione @CaritasItaliana”.

Certo, non è la ricchezza che attira i parassiti, ma i parassiti che creano ricchezza. Bizzarro. Milano, come tutta l’Italia, è meno ricca di prima:

In 20 anni quadruplicati immigrati e crollata ricchezza: sarà un caso?

Volete mettere l’Italia e la Milano degli anni ’80?

“Milano dava il maggiore contributo al PIL italiano (in proporzione anche nel 1880 o nel 1900 o nel 1930 o nel 1960….. (forse anche ai tempi di Napoleone…) Non ha cominciato a industrializzarsi quando sono arrivati magrebini, nigeriani e pakistani”, ha risposto un utente.

“Di questo 14% che contribuisce al Pil, quanti sono maghrebini o centraficani e quanti giapponesi, cinesi, tedeschi, francesi, americani? Ah Gad, ma falla finita va!”. C’è anche chi fa un’altra riflessione contestando la tesi di Lerner: “Se mettiamo tutti i migranti in Calabria il Pil non cresce, non c’è industria e non c’è commercio. La provincia di Milano da sempre è quella che da il maggior contributo al Pil anche quando non c’erano migranti. Io non ho niente contro i migranti ma la sua è informazione faziosa”.

L’unico apporto che hanno portato gli immigrati a Milano sono gli stupri.