Vescovo a Lampedusa: “Migranti prediletti di Dio”

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“Il Figlio di Maria e di Giuseppe, la prima famiglia di profughi dell’era cristiana, ha detto ieri a Lampedusa: “Sii porto di approdo; sii porto salvo”. “Perché attorno a Maria, con questo titolo, Porto Salvo, ti sei da sempre ritrovata e continui a ritrovarti”.

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Il delirio mistico è dell’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nel corso dell’omelia pronunciata durante la concelebrazione Eucaristica, presieduta nella Parrocchia di San Gerlando per i festeggiamenti in onore della patrona dell’isola delle Pelagie.

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Lorefice, noto per le sue bizzarre tirate pro-invasione, per l’occasione ha utilizzato il pastorale realizzato con il legno dei barconi che ha usato Bergoglio nel suo primo viaggio l’8 luglio 2013. A sovrastare l’abside della chiesa parrocchiale, la Croce “Milagro” donata all’isola dallo stesso Pontefice, realizzata con i remi dei barconi dei clandestini.

E’ chiaro che siamo in presenza di adepti invasati di una nuova religione che nulla ha a che vedere con il Cristianesimo. E’ un’eresia dove il migrante sostituisce Cristo. E le nuove reliquie sono pezzi di barcone.




2 pensieri su “Vescovo a Lampedusa: “Migranti prediletti di Dio””

  1. Il mio Dio in barca ci va solo a pesca. E mi ha lasciato una fiocina. E mi ha detto che sarò pescatore di uomini.
    Vi ho mai fatto il pippone della precessione degli equinozi e del bue Api?

I commenti sono chiusi.