Le Ong sono un’arma di Francia e Germania contro l’Italia: le finanziano per scaricarci immigrati

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C’è un filo conduttore che lega le Ong, l’Italia e la crisi di governo che ha portato al ribaltone di Giuseppe Conte.

L’asse franco-tedesco e, in particolare, la Francia. Perché queste “entità umanitarie”, in questi anni, sono diventate più di semplici organizzazioni: sono armi. Armi in grado non solo di modificare la politica migratoria di un continente, come dimostrato dagli accordi di Malta e dall’impatto sulle elezioni nazionali ed europee, ma anche in grado di avvantaggiare un Paese rispetto a un altro. E a Parigi, inutile negarlo, le connessioni tra Ong e Stato sono parecchie così come è impossibile negare il loro peso nella nostra politica.

Come racconta La Verità, Ocean Viking, gestita da Sos Mediterraneée e Medici e senza frontiere, è un caso a dir poco emblematico. Perché queste due organizzazioni hanno degli indiscutibili legami con la politica francese a tal punto sa non poter considerare enti estranei alla strategia d’Oltralpe:

E accusava le Ong che fanno gli interessi di chi le finanzia anche l’ammiraglio Alessandro Picchio.

“Nel Mediterraneo – spiegava l’ammiraglio – ci sono organizzazioni che con la scusa di essere non governative, si lasciano guidare da uno spirito anarchico. Potrebbero presentarsi davanti a un porto francese o spagnolo o perfino del Nord Europa. Sono navi che in teoria non hanno uno Stato di riferimento, ma chi le finanzia, e i finanziatori spesso non sono italiani. Chi vuol creare difficoltà all’Italia? Da un lato le Ong seguono proprie logiche, dall’altro sottostanno a interessi finalizzati a ostacolare il nostro Paese”.

Tutto nasce dal controllo mancato dei flussi dopo la destabilizzazione della Libia e ancora prima le famigerate ‘primavere arabe’: “Hanno smesso di funzionare dopo la guerra in Libia, destabilizzata da Paesi come Francia e Gran Bretagna per non lasciare all’Italia il petrolio libico”.

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“Se salvo gente in mare in teoria devo portarla nel porto più vicino, cioè in Tunisia o a Malta o nel porto verso cui sono diretto. Le Ong non possono sempre sbarcare negli stessi porti che neppure sono i più vicini. Altrimenti c’è un disegno. Non è un caso che le Ong sbarchino sempre da noi. Le nostre difficoltà fanno comodo a certi cari cugini”.

Insomma, secondo i nostri militari, le ong sono armi di potenze straniere contro l’Italia.

Ps. La Tunisia è porto sicuro quanto l’Italia:

La differenza è che la missione delle ong, per la quale vengono finanziate, è portarli in Italia.