Vescovi in astinenza, Salvini: «Aprire i porti è una follia»

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“Con tutto il dovuto rispetto per la CEI, con milioni di Italiani (e tanti immigrati regolari e perbene) senza casa, senza lavoro e senza speranza, è dovere di un buon politico italiano occuparsi prima di queste sorelle e fratelli in difficoltà, poi anche del resto del mondo. Aiutare i pochi che scappano davvero dalla guerra è un dovere, aprire i porti italiani a tutto il mondo è una follia”. Così Matteo Salvini, in una nota, commenta le deliranti parole del vice presidente della Cei, mons. Mario Meini, ai lavori del Consiglio episcopale permanente.

Anche troppo moderato. La Chiesa Spa va fustigata. La colpa che Salvini deve espiare, per la Chiesa, è questa:

Gli affari della Chiesa con gli sbarchi: 1 miliardo di euro per ospitarne 20mila l’anno

Avete mai sentito vescovi e Papa scagliarsi con tale animosità contro chi assassina bambini prima che questi escano dalla pancia della mamma? No.

Mesi fa, il giornale dei Vescovi, che ce l’aveva col governo per la fine dei finanziamenti pubblici ai giornali:

Ora quella parte di Chiesa che adorava i 35 euro più della Croce, ‘resiste’:

La realtà risponde così alla Chiesa di Giuda, quella che si è venduta per 35 euro. E se ne frega se ora i clandestini morti sono il 90% di meno:

Salvini: chi fa sbarcare uccide – DATI

Loro pensano alle loro grandi case vuote, al miliardo di euro perso con i porti chiusi e il taglio dei 35 euro.

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Basti vedere chi è che si è scagliato con più violenza contro Salvini:

Vescovo indagato per milioni di euro spariti: “Salvini non può dirsi cristiano” – FOTO

Don Biancalani scomunica Salvini: “Vade retro”

Tutta gente, per un motivo o l’altro, in astinenza da ‘negri’.

E con chi stiano i fedeli, è chiaro. Fino a pochi anni fa, un italiano su tre entrava almeno una volta alla settimana in chiesa. Poi è arrivato lui.

E ora quel numero è sceso a circa uno su quattro: dal 33% al 27,5%. I dati riguardano anche altri luoghi di culto, ma essendo in Italia, i numeri riguardano quasi esclusivamente le chiese.

Sono dati Istat. E’ cresciuto anche il numero di chi, schifato dalla piega umanitarista presa dalla Chiesa, nei luoghi di preghiera non mette mai piede. Si è passati dal 22,7% al 19,3%. Le percentuali scendono anche tra il nocciolo duro di chi frequenta le chiese, le donne: si è passati dal 44,2% al 32,7%.

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Cresce in modo consistente il numero di coloro che non frequentano mai chiese, sinagoghe o altri luoghi religiosi, passate dall’11,8% al 18,9%. I maschi sono i più informati, e quindi disertano in massa la parrocchie che accolgono fancazzisti: sol il 22,1% si reca in chiesa 1 volta a settimana. Il 26,7% non frequenta mai.

Effetto Bergoglio: fedeli in fuga dalla Messa, presenza ai minimi storici – GRAFICO

Il gruppo che si è assottigliato di più è quello dei giovanissimi dai 18 ai 24 anni, che ha perso ben il 30% dei frequentanti, mentre la flessioni è più contenuta per i 25-29enni (- 20%) e aumenta ancora (30%) tra gli adulti dai 55 ai 59 anni. Per gli italiani dai 40 ai 50 anni il calo è del – 10%, per gli over 50 del -12%.

Vanno alla messa della domenica il 40% degli anziani, rispetto al 25% di quanti hanno un’età compresa tra i 45 e i 60 anni, rispetto ancora al 15% circa dei giovanissimi tra i 18 e i 29 anni.




2 pensieri su “Vescovi in astinenza, Salvini: «Aprire i porti è una follia»”

  1. Come commentare???
    È vero io cattolico, credente e ancora e poi ancora Credo.
    Ma! Non vado più in chiesa xké
    Non si deve far entrare gente più poveri di noi, par recuperare
    Soldi soldi soldi x le tasche vaticane.
    Leggete il Vangelo di domenica 22/9/2019 cosa Ns Sig.re Gesu Cristo diceva più di 2.000 anni fa.
    Guai a chi fa soldi sulla pelle dei poveri. Andate a guardare. E meditate gente meditate.
    Chiesa così non va.
    Politici cosi non va
    Basta , affamatori
    Deficenti in bianco e nero.
    Fine d.m.p.

  2. Vedi dal Libro del Profeta Amos, 25ma dom. 8,4-7.
    Anno C Prima lettura,( contro coloro che comprano con denaro gli indigenti)..

I commenti sono chiusi.