Anzio, nigeriano bastonato aveva preso a bottigliate ragazzini italiani

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Parla il 17enne di Anzio che lo scorso sabato pomeriggio ha picchiato, insieme a un amico di 18 anni, un richiedente asilo nigeriano che da mesi vive a spese dei contribuenti nel quartiere. E si difende.

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“Ce ne stavamo tranquilli al bar di via Roma e a un certo punto passa questo nigeriano che al mio buongiorno risponde ‘ve riempio de sangue’, e noi gli rispondiamo. Ma quello ci minaccia, ci tira una bottiglia addosso, non ci abbiamo visto più, abbiamo solo reagito”.

Capito? Questo girava per il quartiere a minacciare di morte ragazzini italiani. Mentre vive a spese nostre in hotel per sedicenti profughi: un nigeriano.

“Siamo saliti a casa per prendere qualcosa, ma per difenderci. Non erano mazze di ferro come dicono tutti, erano solo due pezzi di legno. Abbiamo sbagliato, lo so, ma quello non era la prima volta che ci offendeva”.

Ma ora la vicenda starebbe diventando “una questione politica e noi con queste storie non c’entriamo nulla”. E vorrebbe dimenticare il pestaggio dell’altra sera: “C’è troppo clamore per una banale rissa in mezzo alla strada”.

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No. Non è una ‘banale rissa’: è tutto il complesso mediatico-politico-istituzionale che si schiera con gli immigrati che molestano gli italiani. Li hanno sparsi ovunque e se ti difendi dalle loro molestie sei ‘razzista’.

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Intanto, anche la procura di Velletri, che ha chiesto la convalida del fermo per il maggiorenne, ha deciso di non contestare la discriminazione razziale.

Insomma, conferma la testimonianza.