Il governo svela il piano: cittadinanza ai figli degli immigrati in tempo per farli votare

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Il piano è ambizioso e criminale: dare la cittadinanza a qualche centinaio di migliaia di figli di immigrati in tempo per le prossime elezioni. Che loro sperano siano nel 2023.

Il governo del ribaltone getta la maschera. Il nuovo ministro abusivo delle Famiglie svela il programma: “Cittadinanza agli studenti minorenni figli di stranieri”. Lo ius soli con altro nome: ‘ius culturae’.

Praticamente tutti i terroristi islamici, a parte quelli arrivati sui barconi come ‘profughi’, erano figli di immigrati nati e cresciuti in Paesi europei. E tutti con cittadinanza.

In una recente intervista al ‘Mattino’ di Napoli, sul tema dei ‘foreign fighters’, i combattenti Isis che tornano nei Paesi europei dove sono nati o cresciuti per compere attentati, Cafiero de Raho sottolineava che in Italia “quelli in rientro non dovrebbero essere piu’ di una cinquantina” perche’ il “nostro Paese viene considerato un territorio di passaggio, dopo la fine dello Stato Islamico.

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E perché siamo ancora vittime di un’immigrazione recente. Almeno rispetto a Francia, Belgio e Regno Unito.

Vanno tenuti d’occhio gli immigrati di seconda generazione – avvertiva – che soffrono condizioni sociali di emarginazione e offrono il principale terreno di cultura alla radicalizzazione del terrorismo”.
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Solo una ‘cinquantina’ perché ancora non abbiamo tanti figli di immigrati con la cittadinanza italiana come in Francia e Belgio.

Ma qualche demente, lo propone. Andrebbero messi in galera al solo proporlo. In una perversione della democrazia non vogliono farsi eleggere, vogliono ‘eleggere’ un nuovo ‘popolo’.

Perché alla fine il piano è questo: fare diventare ‘italiani’ alcune centinaia di migliaia di figli degli immigrati, in tempo per le prossime elezioni: l’unica speranza che PD e M5s hanno di salvare la poltrona.

Per questo sono andati al governo sputando in faccia agli italiani. Dando inizio ad una serie di politiche totalmente contrarie a quelle del popolo come porti aperti e tasse a raffica: perché intendono ‘eleggersene’ un altro, quindi se ne fottono delle idee dei cittadini italiani. L’idea è crearne di nuovi potendo così ignorare la contrarietà degli elettori attuali rispetto alle scelte di un governo mai eletto.




2 pensieri su “Il governo svela il piano: cittadinanza ai figli degli immigrati in tempo per farli votare”

  1. Non so se ringraziarli: la storia dello ius culturae ve l’ho spacciata per primo ed auspico che sistemino le cose in modo da trasformare il tutto in una pulizia etnica. Visto che non potremo distinguerli dai documenti faremo alla vecchia maniera: se vediamo il negro per la strada è “abusivo” e come tale andrebbe rimosso. Senza pensare ai documenti.
    Grazie.
    I bianchi sono circa 700 milioni in tutto il mondo: di certo non siamo noi che dobbiamo limitarci nel figliare o che non dobbiamo accendere la caldaia perchè i negri scorreggiano.
    Bisogna mettere lo “stormfrontline” al poianeta per liberarlo dai parassiti.

  2. Non è la stessa cosa! Se è vero, è di gran lunga peggiore la versione ius culturae perché contempla anche la cittadinanza per tutti quei minori che NON sono nati in Italia.
    Lo ius soli prevedeva che almeno fossero nati sul suolo italiano.

I commenti sono chiusi.