Le intenzioni di voto – in base alle stime di Mannheimer per Affaritaliani.it – che tengono conto della scissione di Renzi, vedono la Lega in rialzo e primo partito al 36%.
Valgono quasi la metà PD e Movimento 5 Stelle entrambi al 19%. Poi Fratelli d’Italia all’8% e Forza Italia tra il 5 e il 6%. La nuova formazione di Renzi vale tra il 3 e il 4%. Poi Cambiamo! di Giovanni Toti tra l’1 e il 2%, stessa percentuale tra l’1 e il 2% per il Partito Comunista del sovranista di sinistra Marco Rizzo, unica opposizione di sinistra al governo Conte bis. Altri partiti e movimenti complessivamente al 5%.
Insomma, c’è un unico movimento che può ambire a rappresentare la maggioranza degli italiani, la Lega. E con FdI il fronte sovranista sfiora il 50 per cento. Diremo di più: visto che ormai la lotta politica non è tra destra e sinistra ma tra globalisti e sovranisti, il fronte sovranista allargato è già al 50 per cento.
In Francia sono avanti, siamo già al partito dei bianchi ma ormai non basta più.
Anche fossero il 70% senza elezioni rimane lettera morta. Dopo le elezioni (che secondo me non faranno più) il pd detterebbe nuovamente legge, esattamente come quando faceva finta di governare salvini. Allora a che scopo spendere cifre di tutto rispetto per non avere benefici. Con la rivoluzione cambia tutto invece.