A Roma, capitale d’Italia, un bambino disabile italiano piange, perché il sindaco grillino lo caccia di casa per fare posto a immigrati e rom.
Che vergogna per chi lo ha fatto ma anche per noi che non reagiamo a questa sostituzione etnica:
E’ accaduto esattamente lo scorso anno, oggi.
Ne parliamo perché l’unico che si è oppose fu il rappresentante locale di CasaPound, Luca Marsella. Che per questo è stato denunciato:
Viviamo l’epoca della perversione. In cui si processa un ministro perché blocca l’invasione e un politico perché tenta di impedire lo sfratto di un bambino italiano disabile. Tutto questo deve finire. Tutto questo finirà.
Pacificamente, se possibile. In altro modo, se necessario. Perché non è tollerabile che un bimbo italiano debba piangere perché la sua casa finisce ad un immigrato.
La testimonianza di Marsella:
Dopo lo sfratto di ieri mi hanno sospeso dal consiglio per due sedute.La mia colpa è aver tentato di difendere una donna italiana che la Polizia Locale ha sfrattato strappandole il figlio disabile dalle braccia per consegnare l'appartamento a degli stranieri.Ascoltate e fate girare il video il più possibile.
Posted by Luca Marsella on Friday, September 7, 2018