Nemmeno i sudafricani vogliono gli immigrati: è rivolta

Vox
Condividi!

VERIFICA LA NOTIZIA
L’ondata di attacchi contro gli immigrati accusati di rubare il lavoro ai residenti – disoccupazione al 30% – che ad inizio settimana ha investito il Sudafrica, provocando la morte di 10 persone e oltre 400 arresti a Johannesburg e Pretoria, ha determinato una profonda crisi che mina la stabilità regionale.

Questo tipo di rivolte contro gli immigrati avvengono in Sudafrica periodicamente. Uno dei motivi è da ricercarsi anche nella diversità razziale tra neri sudafricani e bantù nigeriani e di altre nazioni.

Le violenze sono cominciate con il saccheggio e la distruzione di decine di negozi di proprietà straniera congolese, somala, pachistana e, soprattutto, nigeriana. Il Governo di Abuja ha richiamato il suo ambasciatore e nel paese si sono registrate proteste, attacchi agli interessi del vicino (catene di supermercati, compagnie di comunicazioni ecc.) e appelli al boicottaggio. Il Sudafrica ha replicato chiudendo le proprie rappresentanze diplomatiche sia nella capitale sia a Lagos.

Vox

Il confronto si è esteso coinvolgendo anche gli altri Stati dell’Africa subsahariana. Ruanda, Malawi e Repubblica Democratica del Congo, per esempio, hanno seguito l’esempio della Nigeria decidendo di boicottare il World Economic Forum in corso da mercoledì a Città del Capo.

Le tensioni coinvolgono anche lo sport e lo spettacolo. Lo Zambia, per motivi di sicurezza, ha deciso di non far disputare alla sua nazionale di calcio un’amichevole contro il Sudafrica e anche l’avversario sostitutivo, il Madagascar, ha rinunciato. Diversi cantanti, da parte loro, hanno aderito alla campagna #SayNoToXenophobiaAttacks annunciando, come fatto per esempio da Burna Boy, che non terranno più concerti nel vicino paese.

Sembra di essere tornai ai bei tempi dell’Apartheid, solo che i ‘razzisti’ questa volta sono i neri sudafricani. Anche loro rimpiangono l’ex governo bianco, che manteneva l’ordine, separava le razze e teneva fuori i nigeriani.

L’immigrazione in Sudafrica dall’Africa e da alcune parti del sud-est asiatico si è ripresa all’inizio degli anni Novanta, stimolata dalla fine dell’apartheid con la fine della chiusura delle frontiere ai non bianchi. Negli ultimi anni, gli attacchi contro le imprese di proprietà straniera sono un evento regolare, poiché la frustrazione aumenta con l’aumento della disoccupazione, che attualmente si attesta intorno al 29%. Circa 60 persone sono state uccise in attacchi contro gli stranieri nel 2008 e altre sette nel 2015.




Un pensiero su “Nemmeno i sudafricani vogliono gli immigrati: è rivolta”

  1. Beghe tra neri purtroppo insufficienti a contenerne la straripante demografia. L’unica strada è proibire qualunque tipo di sovvenzione, pubblica o privata, ai paesi africani a meno che non adottino severe politiche di controllo familiare. Ci vorranno decenni, ma almeno si potrà risolvere la questione africana in maniera umana per tutti, compresi gli africani stessi e lo stesso ambiente, flora e fauna.

I commenti sono chiusi.