Accoglienza, Coop tifano ribaltone: “Pd al governo cancellerà tagli Salvini”

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Le coop dell’accoglienza, che hanno visto i fatturati crollare con la chiusura dei porti e il taglio dei famigerati ’35 euro’, tengono le dita incrociate per la nascita del governo del ribaltone.

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Come gli affaristi di ICS, che prima di Salvini faceva grossi affari con il business dell’accoglienza, e che ora confidano nel nuovo esecutivo che, dicono, cancellerà i decreti Salvini e i tagli al sistema, ridando fiato al traffico di clandestini e al loro business.

Per questo tutto il mondo di Accoglienza SPA, dalle coop rosse fino a quelle vicine al Vaticano, passando per la ‘ndrangheta è con il fiato sospeso: tutti aspettano con impazienza la nascita del Conti bis.

La Cooperativa Ruah di Bergamo è una delle tante coop vicine al Pd che negli anni di governi abusivi si sono arricchite. Poi è arrivato Salvini.

Dai 2 milioni e 400 mila euro di fatturato del 2013 era arrivata ad oltre 11 milioni del 2017. L’ultimo esercizio approvato, nel 2018, si chiudeva invece con un valore della produzione di 9 milioni e 500 mila euro.

La sola Ruah (con Diakonia, cioè Caritas) nel 2017 era arrivata a gestire l’accoglienza di 1.853 immigrati, al 31 dicembre 2018 i richiedenti asilo si erano ridotti a 1.453 e, ad oggi, sono ‘solo’ 600 gli ospiti presenti stabilmente nelle strutture della cooperativa (un migliaio in provincia, compresi quelli gestiti da altre organizzazioni).

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La curva degli ospiti nelle strutture gestite da Ruah vide un boom tra il 2014 e il 2015. Da 766 a 1.556 immigrati. In parallelo, il fatturato della cooperativa raddoppiava da 2,3 a 4,8 milioni. La vera esplosione è però nel 2016, quando l’esercizio si chiude con un fatturato di 9,4 milioni. Da lì, una crescita continua, proporzionale al numero di richiedenti asilo ospitati. Nel 2016 nei centri della Ruah si trovavano 1.828 persone, nel 2017 si arrivava a 1.853, l’anno scorso poi il calo. E ora il crollo.

Di conseguenza sono stati chiusi diversi centri d’accoglienza straordinaria: Salvini ne ha chiusi oltre 2mila in un solo anno al Viminale.

La Ruah nel 2014 aveva 74 dipendenti (con varie forme di contratti), arrivati a 265 nel 2017. Quasi tutti immigrati. Un business senza precedenti. Nel 2018 i dipendenti sono scesi a 225.

Quello che il bilancio della Ruah conferma è, anche nel 2018, un buon margine legato all’attività di accoglienza. Con un calo del giro d’affari superiore al 16% rispetto all’anno precedente, il risultato d’esercizio resta ampiamente positivo, con una piccola riduzione, dai 489.903 euro di utile del 2017 ai 422.265 euro del 2018. Un margine realizzato soprattutto contenendo il costo del lavoro (in particolare quello precario). Negli ultimi cinque anni, la somma degli utili della Ruah supera il milione e 300 mila euro. Per statuto, la coop non può distribuire utili ai soci e ha invece fatto scorte per un inverno che sembra essere arrivato. In termini di investimenti, soprattutto. Immobili acquistati in città e in provincia.

Questi compravano interi palazzi per ampliare il business. Ecco chi vuole fare fuori Salvini e riportare il Pd al governo: Mafia Nazionale.