Poliziotto ferito da immigrati in rivolta: “Ne ho pieni i coglioni”

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Sul caso della rivolta con brutale aggressione al CPR di Torino:

Immigrati in rivolta spezzano dita a poliziotto, lui: “Non voglio più sentire parlare di accoglienza”

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Parla il poliziotto: “Questa notte, per due ore, da solo e con un manipolo di Carabinieri (cinque), mi sono trovato a fronteggiare 158 ‘ospiti’ (perché così vanno chiamati), sotto una sassaiola pericolosissima durata un tempo interminabile, fino all’arrivo provvidenziale di tre squadre del Reparto Mobile e del loro funzionario…Questi Centri secondo il mio modesto parere hanno utilità pari a zero perché si lavora in un contesto di pseudo detenzione dove l’Autorità pre-costituita viene continuamente messa in discussione, dove le nostre funzioni vengono derise, prese in giro e prese a sputi (e nel caso di specie non è una metafora), dove il controllo dell’ordine pubblico è diventato una chimera impostato essenzialmente sull’opera di mediazione dei singoli ispettori impiegati di turno a rotazione, ma tutto ciò non può quasi mai trovare riscontro quando la controparte con la quale ti confronti è rappresentata da extracomunitari provocatori pluripregiudicati che aspettano mesi per essere rimpatriati, e nemmeno sempre!!!”, scrive l’agente che ha riportato la rottura di due falangi e trenta giorni di prognosi. Il poliziotto poi continua: “Per un po’ non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione ed accoglienza… questo è il bilancio personale di una notte di guerriglia passata al Cpr di Torino, 30 giorni di prognosi, una bella frattura scomposta di due falangi con prospettazione di intervento chirurgico, due monconi malamente appesi che improvvisamente vanno in direzione opposta a quella che il tuo cervello vorrebbe fare… e mentre i “signori” della politica fanno il gioco delle poltrone, facendo a gara a chi di loro si rivela essere il più capriccioso, in questi Centri di Permanenza e Rimpatrio ad ogni turno si sfiora la tragedia e prima o poi – credetemi – qualcuno si farà male sul serio!!!”.

Infine l’agente ha aggiunto: “Questi luoghi sono polveriere sempre pronte ad esplodere per effetto di un singolo che aizza il resto della feccia, così com’è capitato stanotte, ma nessuno dei nostri politici pare averne contezza, invece di venire sempre a controllare quali sono le loro condizioni di vivibilità, provate a verificare in quali condizioni lavoriamo tutti “Noi” che abbiamo giurato fedeltà alla Repubblica…!!! Scusate lo sfogo, ma stavolta ne ho proprio pieni i coglioni…!!!”.

La gestione dell’immigrazione clandestina va militarizzata. Invece vogliono fare un governo dell’accoglienza. No.




11 pensieri su “Poliziotto ferito da immigrati in rivolta: “Ne ho pieni i coglioni””

  1. “…“Noi” che abbiamo giurato fedeltà alla Repubblica…!!! Scusate lo sfogo, ma stavolta ne ho proprio pieni i coglioni…!!!”.”: a chi lo dice, figuriamoci noi comuni cittadini che subiamo l’orda incontrollata di africani e le nefaste conseguenze sul piano della vivibilità.

    I CPR vanno senz’altro posti sotto la sorveglianza militarizzata di Esercito e Carabinieri, e a coloro che vi sono ospitati non va permesso di andare in giro per le strade. E’ ridicolo affidare la loro sorveglianza alla Polizia di Stato che è un corpo ad ordinamento civile. Ma anche il fatto stesso che per controllare le frontiere se ne debba occupare la Polizia attraverso la Polfrontiera, è assurdo. Signori, qui si tratta di difendere i confini dall’invasione, non si può non militarizzare la gestione dell’immigrazione.

  2. Io 77 anni,

    Costoro hanno ragione..
    Basta i tutori della legge van difesi

    Gli ospiti, se si compotano come da ns leggie come persone ragionanti..senno devono esser buttati fuori.
    Ma signori giudici, xké x 3 giorni non uscite con le pattugle??
    Se cosi fosse cambiereste idea.
    Ma gente voi pensate che color che fanno i protettori della popolazione e che prende forse 1,100 mese sia disponibile a prenderlo nel c….lo in eterno??? Giorno e notte?? Con rischio vita.
    Mi inkino ai tutori della ns sicurezza

    Sia fatta giustizia

    Ciao da io 77 anni

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