‘Profuga’ sbarca dolorante: reduce da costosa ‘liposuzione’ in Africa

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A proposito di ‘poveri migranti’ che si imbarcano per l’Italia, poco nota è la vicenda della clandestina traghettata dalle ong e poi finita in ospedale per complicazioni post-operatorie un tantino particolari: liposuzione.

La donna era tra 400 clandestini raccattati in Libia e poi vomitati al porto di Pozzallo (Ragusa) un paio di anni fa, all’apice del traffico targato PD. A conferma di come a partire siano, ed è provato da molteplici ricerche, i ricchi delle famiglie africane benestanti in cerca di fortuna.

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Appena sbarcata, l’africana, accusando dolori all’addome, venne immediatamente condotta all’ospedale «Maggiore» di Modica, dove una volta visitata a spese nostre dagli operatori sanitari e sottoposta agli accertamenti necessari senza ticket, venne scoperto che la donna si era sottoposta non meno di trenta giorni prima nel suo paese d’origine ad un’addominoplastica, ovviamente a pagamento: una correzione del rilassamento addominale, col quale viene rimosso il grasso o tessuto adiposo in eccesso per tendere la parete addominale. 

Una tipologia di intervento volta al miglioramento estetico della regione addominale. Ma da noi è considerata profuga. Sanità gratis e poi in hotel.

Ecco chi ci portano quelli delle ong, oltre a malati immaginari, spacciatori, finti minori e veri stupratori.




3 pensieri su “‘Profuga’ sbarca dolorante: reduce da costosa ‘liposuzione’ in Africa”

  1. PROSTITUTA PROFESSIONALE A DISPOSIZIONE DEI PAPPONI AFRICANI E L’ITALIA MANTIENE SEMPRE RIFIUTI E SOLO RIFIUTI DA DISCARICA GLI IMMIGRAMERDE
    VAFFANCULO

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