Un ex richiedente asilo politico è stato arrestato dalla polizia locale di Bergamo.

N.L., 28 anni del Gambia, ex richiedente asilo, irregolarmente presente sul nostro territorio dopo il definitivo diniego del permesso di soggiorno, senza fissa dimora.

Fermato per un semplice controllo, gli sono stati trovati in un marsupio 115 grammi di droga, tra 41 dosi di marijuana già confezionate e due pezzi di hashish. In tasca aveva 225 euro.

L’arresto è stato convalidato, processo il 16 ottobre. Espulso? Nemmeno per sogno. E’ stato liberato ma con divieto di dimora a Bergamo, potrà spacciare a Brescia o Milano.

Era arrivato come richiedente asilo al tempo del PD e quando gli è stato negato ha perso il diritto all’ospitalità ha fatto prima ricorso, come sempre a spese dei contribuenti, poi è arrivato Salvini e la pacchia che ora sta per riprendere è finita.

«Coloro a cui viene negato l’asilo vengono espulsi dai luoghi di accoglienza ma non rimpatriati — dice il vicesindaco Sergio Gandi — e restano sul territorio senza documenti, senza possibilità quindi di lavorare regolarmente, senz’altra possibilità che vivere di espedienti; una situazione aggravata dall’abolizione della protezione umanitaria voluta dal Decreto sicurezza». «Attacco strumentale — replicano i leghisti Alberto Ribolla e Alessandro Carrara —. Il Pd è stato responsabile dell’arrivo degli irregolari, e questo è l’ennesimo irregolare che delinque. Con la Lega sono stati quasi azzerati gli sbarchi. La strada giusta è quella del Decreto sicurezza».

Ridicolo il Pd, come sempre. Hanno fatto entrare in Italia centinaia di migliaia di clandestini, e ora dicono che spacciano perché Salvini non li ha regolarizzati. Questi spacciavano anche quando erano nei ‘vostri’ hotel.

Vanno rimpatriati. Ma non si può per colpa vostra (legge Zampa e altre) e dei grillini che hanno messo i bastoni tra le ruote.