Rottura ad un passo
“La soluzione è Conte, il taglio dei parlamentari e la convergenza sugli altri 9 punti posti dal vicepresidente Di Maio. Non si può aspettare altro tempo su delle cose semplicemente di buon senso. È assurdo. L’Italia non può aspettare il Pd. Il Paese ha bisogno di correre, non possiamo restare fermi per i dubbi o le strategie di qualcuno”. Così il M5S in una nota che, di fatto, sembra una quasi chiusura del forno piddino.
Poco fa, invece, l’ultimo disperato appello di Zingaretti:
M5S e Pd a un passo dalla rottura sulla formazione del governo. Una telefonata intercorsa oggi tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio sembrava aver ravvivato la trattativa tra Pd e M5s per provare a costruire un governo horror del ribaltone, ma poi nel pomeriggio la situazione è nuovamente precipitata, fino alla nota di quasi chiusura del M5s.
A 48 ore dall’inizio delle nuove consultazioni al Quirinale, dunque, la trattativa Pd-M5S sembra naufragare come un barcone. Inoltre, secondo indiscrezioni, entro le 10 di lunedì mattina, la Lega attende una risposta dal Movimento 5 Stelle su un’eventuale ripartenza dell’alleanza di Governo come alternativa alle elezioni anticipate. Ecco perché il M5s ha fretta. Terrorizzati dalle elezioni, nonostante i sondaggi farsa che sono usciti negli ultimi giorni (i sondaggi di agosto non hanno alcuna rilevanza scientifica).
Ma voi veramente vi accontentate di avere un Salvini ministro degli interni che non è riuscito a fermare 1 sbarco!!! 1 eh! non dico 10…e Di Maio presidente? Voi volete un comunista alla Presidenza? Sto sognando.