Un cittadino richiedente asilo nigeriano di anni 25, ospite presso una struttura di accoglienza nel Comune di Capannori (LU), è stato tratto in arresto dai Carabinieri per i reati di tentata estorsione e violenza a pubblico ufficiale.
L’africano si recava presso il centro solo saltuariamente per pernottare e senza più osservare le poche regole. Per tale motivo era stato più volte invitato ad abbandonare la struttura, inutilmente.
Nella mattinata di venerdì si è presentato, pretendendo dal personale del centro una liquidazione di 500 euro per andarsene: ci pare giusto, dopo averci dato il privilegio di mantenerti per anni, una liquidazione ci vuole.
Ma quei ‘razzisti’ hanno rifiutato, così l’extracomunitario ha perso il controllo, iniziando a inveire contro tutti i presenti, danneggiando gli arredi del centro, lanciando ogni oggetto contro il personale e costringendo gli operatori a rifugiarsi in un altro locale da dove hanno chiamato i Carabinieri.
Accorsi sul posto, i militari hanno avuto non poche difficoltà a contenerlo, venendo a loro volta aggrediti, dopo che lo straniero aveva anche minacciato gesti di autolesionismo purtroppo non portati a buon fine.
Una volta bloccato il nigeriano, che continuava a ripetere di non voler lasciare la struttura se non gli avessero consegnato la somma di € 500 anche alla presenza dei militari, è stato arrestato e portato nella casa circondariale di Lucca.
Il principale problema di questi illustri ospiti è pregare Allah. Fin da quando sono prelevati sulle ONG pretendono che gli orari della nave si adeguino alle preghiere. Una volta in Italia devono pregare e rispettare la loro religione e le loro tradizioni. È una vergogna che gli italiani non si adoperino affinché gli orari delle preghiere islamiche non diventino una consuetudine prioritaria in Italia