Due campanili resistono alti, sui tetti della città. Ma uno lo è solo all’apparenza. In realtà è un minareto.
Lo skyline è lo stesso di un secolo fa, fino a quando non si guarda più da vicino quella che era, prima di Bergoglio, la Chiesa della Santissima Trinità: ora ci sono mezzelune di rame dove c’erano croci.
Le sei croci esterne sono state rimosse e sostituite.
Era l’ultimo passo, e il più visibile, nella trasformazione di questa chiesa di Syracuse, NY, in moschea. Partito dalla vendita tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Nonostante l’appello dei fedeli locali alla Diocesi e al Vaticano.
La trasformazione ha seguito il cambiamento demografico del quartiere (capito vescovi? illusi di fare proseliti tra i nuovi arrivati), il North Side, una volta abitato da italiani e tedeschi, è ormai zona di immigrati islamici da Africa e Asia.
Inutile la battaglia di Anna Giannantonio, residente e fedele italiana di Syracuse, per impedire al Vaticano (la Diocesi locale che dipende ovviamente da Roma) di vendere la chiesa agli islamici perché la trasformassero in moschea.
Mentre le croci sono state rimosse dalle guglie della chiesa sul lato esterno, le 10.006 croci dipinte all’interno sono state invece cancellate con la vernice, i nuovi arrivati stanno cancellando il cristianesimo dal quartiere, con il beneplacito di Bergoglio: perché le religioni si muovono con i popoli. Non sopravvivono. Sono Carne e Sangue, prima di essere Fede.
L’immagine che rimane è quella dell’italo-americana Anne Angiolillo in lacrime, mentre l’ultima croce viene sradicata da quella che una volta era una chiesa.
In italia è da rivedere il concordato con la chiesa cattolica.
Paghino tutte le tasse fuorché sugli edifici dediti al culto e individuati da apposita commissione bilaterale.