Alla luce del tradimento grillino delle ultime ore, con le navi militari inviate dalla Trenta a scortare l’ong Open Arms in acque italiane, deve essere riletta la recente confessione di Di Maio.
Se quanto scritto dal Mattino fosse vero, si tratterebbe infatti di eversione: usare gli sbarchi contro il ministro dell’Interno è gravissimo.E’ un attentato alla sicurezza nazionale.
«Adesso a Salvini abbiamo tolto anche il giocattolo preferito…». Luigi Di Maio confessava, parlando con il suo staff tutto soddisfatto, che dietro il traghettamento della nave della Marina dalla Libia ad Augusta c’erano loro, i Cinquestelle.
In poche ore, la gang composta dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ha fatto entrare la Open Arms in acque italiane. Accoltellando alle spalle Salvini e gli italiani. Salvini che ha comunque bloccato lo sbarco.
I grillini vogliono usare gli sbarchi contro Salvini. Oltre al blitz della Marina ordinato dalla Trenta, c’è anche il lancio di decine di barconi verso l’Italia: gli scafisti ‘ascoltano’ ed agiscono di conseguenza.
E deve avere ‘ascoltato’ anche Casarini, visto l’imminente ritorno in mare della nave Mare Jonio, nei giorni scorsi dissequestrato ancora da Patronaggio. Altro membro della simpatica gang pro-ong.
In questi giorni abbiamo assistito ad un tentativo concertato di mettere in difficoltà Salvini, guidato dai grillini. Tutto per potere poi andare a letto con il PD.
E Di Maio lo aveva annunciato.
Per un motivo o per l’altro stà di fatto che se le ONG vengono in Italia e non vanno a Malta è perchè la pretaglia italiana senza palle prima o poi cede. Come fin’ora è stato nel 99% dei casi.
Almeno questa volta ci hanno risparmiato la presa in giro dei ricollocamenti fantasma.
Mentre la maggioranza “silenziosa”… è sempre più codarda.
Boia chi molla.