I richiedenti asilo non pagano biglietto prima di salire a bordo di un autobus contravvenendo alle regole ma, – spiegano dall’Atap di Pordenone -, lo fanno perché non conoscono le norme vigenti. Poverini, sono convinti che per loro sia tutto gratis in Italia.
Pensano di avere diritto, in qualità di richiedenti protezione internazionale, di viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Altre volte, invece, si mostrano più aggressivi e non accettano la “predica”, ma soprattutto la multa, che arrivano dai controllori intenti a fare il loro lavoro.
Per questo, la società locale dei trasporti ha deciso per un giro di vite. Che non si sa bene a cosa porterà.
Bastardi diversamente bianchi… Ci prendono anche in giro. Basterebbe rispondergli :”non sapevano che avete uno stomaco anche voi”. Una settimana solo ad acqua, vista la stagione ed eventualmente bacche di bosco, dopodiché volo diretto a casa loro o meglio in Libia (posto sicuro di provenienza) , carburante, biglietto solo andata e spese in sicurezza (andata e ritorno nostre forze dell’ordine) a carico delle ambasciate di competenza.