‘Profughi’ sul bus senza biglietto: “Non sapevamo dovessimo pagare anche noi”

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I richiedenti asilo non pagano biglietto prima di salire a bordo di un autobus contravvenendo alle regole ma, – spiegano dall’Atap di Pordenone -, lo fanno perché non conoscono le norme vigenti. Poverini, sono convinti che per loro sia tutto gratis in Italia.

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Pensano di avere diritto, in qualità di richiedenti protezione internazionale, di viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Altre volte, invece, si mostrano più aggressivi e non accettano la “predica”, ma soprattutto la multa, che arrivano dai controllori intenti a fare il loro lavoro.

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Per questo, la società locale dei trasporti ha deciso per un giro di vite. Che non si sa bene a cosa porterà.




4 pensieri su “‘Profughi’ sul bus senza biglietto: “Non sapevamo dovessimo pagare anche noi””

  1. Bastardi diversamente bianchi… Ci prendono anche in giro. Basterebbe rispondergli :”non sapevano che avete uno stomaco anche voi”. Una settimana solo ad acqua, vista la stagione ed eventualmente bacche di bosco, dopodiché volo diretto a casa loro o meglio in Libia (posto sicuro di provenienza) , carburante, biglietto solo andata e spese in sicurezza (andata e ritorno nostre forze dell’ordine) a carico delle ambasciate di competenza.

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