Elezioni: portiamo Salvini al Quirinale, riprendiamoci l’Italia

Vox
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Salvini, poco fa a Pescara, durante il solito affollato comizio:

Salvini: se serve parola agli italiani
“Bisogna fare le cose bene, in fretta e
con coraggio, bisogna sbloccare le ope-
re pubbliche, non abbiamo bisogno di
ministri che le bloccano. Non sopporto
più i ‘no’, io che sono l’uomo più pa-
ziente del mondo”.

Così Salvini a Pescara. “Siamo disposti
a mettere in gioco le nostre poltrone,
siamo al servizio del popolo italiano.
Quanti altri partiti al governo sulla
faccia della terra con 7 ministri sono
disposti a dire andiamo a casa domani
mattina e restituiamo la parola agli
italiani se non ci fanno lavorare?”.

Le prossime elezioni, che paiono ormai imminenti, con ogni probabilità a settembre, saranno decisive per il futuro dell’Italia. E’ in gioco tutto.

Fino ad oggi, Salvini ha seguito una strategia perfetta: ha annientato il M5s, pensionato Forza Italia e tenuto a bagno maria il PD. Queste elezioni arrivano nel momento migliore, una congiunzione astrale difficilmente ripetibile: nessuno degli avversari della Lega è in grado di puntare alla vittoria e formare un governo, sono ai minimi termini. Era l’ultima occasione di Salvini per fare saltare il banco.

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E’ al di là dell’incredibile come sia riuscito nel miracolo di arrivare ad elezioni dopo avere imposto al M5s due decreti sicurezza che, di fatto, smantellano l’immigrazione clandestina. L’ultimo, poi, sa di apoteosi: come sia riuscito a farlo ingoiare ai grillini mentre preparava le elezioni ha solo due spiegazione, o lui è un genio, o i grillini sono un branco di idioti. Probabilmente la verità sta nel mezzo.

Le prossime elezioni sono decisive per un motivo: chi avrà la maggioranza potrà nominare il prossimo Presidente della Repubblica. Con implicazioni a cascata su Consulta, Csm e tanto altro. Sarebbe anche il capo delle Forze Armate. Per la prima volta nella storia, potremmo avere un governo sovranista che è di fatto guidato dal proprio leader al Quirinale. Una sorta di Presidenzialismo di fatto.

Nemmeno Mussolini ebbe un tale potere, visto che doveva convivere con un Re.

E sarebbe fondamentale, visto che nel mondo dei poteri globali e delle multinazionali, solo un governo forte può difendere la sovranità di una nazione.

Salvini al Quirinale significherebbe il blocco definitivo all’immigrazione clandestina. E, molto probabilmente, il passo decisivo per sventare il processo di sostituzione etnica: almeno nel prevedibile futuro.

Se saranno elezioni, tutti i patrioti dovranno fare campagna elettorale in tutti i modi possibili. Diffondendo il verbo di Vox per portare Salvini al Quirinale. Dio lo vuole!




6 pensieri su “Elezioni: portiamo Salvini al Quirinale, riprendiamoci l’Italia”

  1. Secondo le mie ultime info sono usciti dei sondaggi riservati “incredibili”: pare che secondo le ultime proiezioni Salvini farebbe il pienone con 90 collegi senatoriali su 110 e circa 190 dei collegi maggioritari per la camera.
    In totale farebbe oltre 320 deputati e circa 170 senatori.

    Correrà da solo, non saranno elezioni ma un referendum. La mia impressione è che nel dubbio sceglieremo di avere il duce.

  2. Chissà chi saranno i leghisti prescelti per coadiuvarlo. Calderoli al posto di Mattarella. Si potrà fare?
    Ci scommetterei la testa che invece andrà a ripescare Siri. Quell’uomo non mi è mai piaciuto.

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