L’Africa è ricca e disabitata: ma le ONG vogliono travasarla in Italia

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L’Africa conta circa 1,1 miliardi di abitanti con una densità di 33 abitanti per chilometro quadrato.

L’Italia conta invece 202 abitanti per chilometro quadrato. In aumento, ‘grazie’ agli immigrati.

Se escludiamo la parte di territorio non abitabile, come deserti per l’Africa e le montagne per la nostra penisola, il rapporto cresce: l’Italia ha, in proporzione, più montagne di quanto deserto ci sia nel continente africano.

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Ergo, l’Italia è ‘a corto di territorio’. L’Africa, in paragone, è disabitata. Per quale folle motivo, ci si chiede, gli africani dovrebbero essere trasferiti qui?

Come ha spiegato la banca centrale irlandese: per abbassare i salari. E siccome di questo se ne avvantaggiano i ricchi, e sono loro che controllano i media, allora l’immigrazione viene ammantata dai giornalisti di una delirante aurea etica che non le appartiene. E sono sempre gli stessi ricchi che finanziano le Ong.

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L’Africa è relativamente povera, anche se pochi, ormai, muoiono davvero di fame, e non sono certo quelli che salgono sui barconi. Ma a rendere relativamente poveri gli africani, non è il territorio in cui abitano – ricco di ogni tipo di risorsa e materia prima -, ma loro stessi.

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Sono, secondo il premio Nobel Watson, ‘intellettivamente inadeguati a generare una civilizzazione sostenibile’.

Non è spostandoli qui, che risolveremo i loro problemi, anzi: visto che l’Europa è infinitamente meno ricca di spazio e risorse del sottosuolo, il loro arrivo non farà che degradare l’unica ricchezza italiana, l’intelligenza dei suoi abitanti. E diminuire la quantità di risorse pro-capite disponibili con l’aumento della popolazione.

QIMONDO

Avremo così l’Africa senza le ricchezze dell’Africa.




5 pensieri su “L’Africa è ricca e disabitata: ma le ONG vogliono travasarla in Italia”

  1. Tutti questi dati sono ben noti alle ONG e ai potentati finanziari che stanno dietro di esse. Ma questo travaso criminoso di melanodermi verso l’Europa è dovuto al fatto che esiste un chiaro progetto di annientamento della popolazione di razza bianca elaborato agli inizi del XX secolo. Un progetto attuato dapprima con le due guerre mondiali, poi con la diffusione di costumi e stili di vita che hanno frenato la natalità, ed infine con l’invasione afroislamica.

  2. Credo che la bassa natalità sia indirettamente proporzionale al grado di istruzione e civiltà. La prima guerra mondiale è scoppiata per altri motivi, più politici a mio avviso, invece la seconda è strettamente legata alle supremazie delle razze. Certo che allora il coltello lo avevamo dalla parte del manico ora lo teniamo per il verso della lama.

    1. Mah a dire il vero anche le persone meno scolarizzate non fanno più figli, perché se ci fosse stato questo divario di natalità tra istruiti e meno istruiti penso avremmo un valore di natalità più alto. Il problema a mio avviso è da ricercarsi in un diffuso materialismo e consumismo, che riguarda indistintamente istruiti e non istruiti, abbienti e non abbienti.

      Sia la prima che la seconda guerra mondiale furono guerre del capitalismo speculativo contro sistemi economici alternativi, ovvero il sistema bismarckiano della Germania imperiale in cui lo Stato controllava l’economia, e la Terza Via creata dai regimi fascisti dopo la Grande Depressione.

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