20 ‘profughi’ sul bus senza biglietto: “Noi non dobbiamo pagare”

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A Udine, popo la richiesta di stabilire un chiaro ‘coprifuoco’ per gli ospiti della caserma Cavarzerani, il sindaco della Lega Pietro Fontanini interviene anche sui venti immigrati – accolti nella struttura di via Cividale – beccati l’altro giorno su un bus di linea senza biglietto. Con la precedente amministrazione era tollerato.

“Ieri i controllori della Saf hanno bloccato 20 ospiti della Cavarzerani che erano saliti in via Cividale sull’autobus senza aver acquistato il biglietto”, scrive il primo cittadino in un post su Facebook.

“L’operazione di controllo ha coinvolto anche la Polizia locale di Udine e i Carabinieri, che dopo aver identificato 20 persone prive di biglietto, le hanno sanzionate. Complimenti alle Forze dell’ordine e alla Saf per questa importante operazione che vuole tutelare gli onesti e che mi auguro continui. Ai richiedenti asilo vengono consegnati, ogni giorno, 2,5 euro per le spese personali. Hanno, quindi, i soldi per pagare il biglietto”.

Se loro non pagano, pagate voi anche per loro.

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E sempre in Friuli, i Carabinieri della stazione di Aviano, coadiuvati dai colleghi di Sacile, Caneva e Polcenigo e coordinati dal Comando Compagnia di Sacile, ieri mattina hanno eseguito un controllo all’interno della palazzina di via Mason a San Quirino, dove sono ospitati a spese dei contribuenti 22 richiedenti asilo.

Con l’ausilio del Nucleo carabinieri cinofili di Torreglia e l’impiego di Cyr, pastore tedesco addestrato alla ricerca di stupefacenti, i militari hanno controllato 20 pakistani, un iracheno e un indiano, accertando la regolarità dei loro documenti e perquisito i tre piani dello stabile e le numerose stanze occupate dagli extracomunitari.

Il fiuto di Cyr ha colpito nel segno: sono stati complessivamente scoperti 20 grammi di hashish, che sono stati sequestrati, anche se non è stato possibile stabilire a chi appartenessero. Una parte della droga era nascosta sotto una caldaia nel garage dello stabile, mentre l’altra era stata infilata all’interno del supporto in ceramica di un lavandino.

Una dose, infine, era nella disponibilità di un 25enne pakistano che sarà segnalato quale consumatore.




3 pensieri su “20 ‘profughi’ sul bus senza biglietto: “Noi non dobbiamo pagare””

  1. Questa è la politica voluta dai sinistroidi e quindi tutti gli immigrati clandestini e non,non solo sono a totale peso degli italiani,ma si sentono anche forti di non osservare le leggi e le regole italiane.
    Bisogna usare il pugno duro ovunque per sovvertire questo andazzo.

I commenti sono chiusi.