Richiedente asilo rifiuta ambulanza e inveisce contro agenti armato di coltellaccio

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Violenza ieri pomeriggio a Lucca. Un richiedente asilo, cittadino ghanese senza fissa dimora di 25 anni, ha prima dato in escandescenze negli uffici della questura e poi rifiutato di farsi accompagnare in ospedale dall’ambulanza.

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Intorno alle 17, in ottemperanza a un trattamento sanitario obbligatorio, i poliziotti stavano cercando di convincere – perché devi convincerli! – il richiedente asilo a salire sull’ambulanza. Ma l’immigrato ha rifiutato, iniziando ad inveire contro gli agenti che lo hanno così immobilizzato mettendolo a terra. Nell’azione all’africano è caduto da una tasca dei pantaloni un grosso coltello da cucina.

Il richiedente asilo è stato infine stato portato dall’ambulanza all’ospedale San Luca, dove è stato ricoverato in psichiatria. L’uomo rischierebbe però una denuncia per porto abusivo d’armi.

Il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti: “E’ ancora viva – esordisce – la commozione per la tragica morte del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega ucciso a Roma con 11 coltellate e veniamo a sapere che negli uffici della Questura di Lucca, un ghanese è stato trovato in possesso di un coltello di ben 30 centimetri potenzialmente idoneo ad uccidere”.

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“E’ un miracolo – afferma l’esponente leghista – che non ci sia scappato il morto considerato anche che il migrante in questione soffre di evidenti disturbi che hanno determinato l’applicazione del trattamento sanitario obbligatorio. Chi porta un qualsiasi tipo di arma è pronto ad usarla ed è assurdo che un immigrato entrato irregolarmente in Italia possa andare in giro mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini”.

“In Ghana – attacca Minniti – non ci sono né guerre né carestie e vicende del genere aiutano a comprendere quanto sia falsa la favoletta dell’immigrato da sofferente da accogliere senza limiti che la sinistra e l’associazionismo dedito al lucroso business dell’accoglienza ci propinano ogni giorno. Dico basta all’ipocrisia ed invito ad aprire gli occhi sui rischi connessi alla massiccia presenza in città di giovani extracomunitari erroneamente definiti “richiedenti asilo” ma in realtà turisti spensierati che bivaccano in città amati, coccolati, viziati da associazioni e politici di sinistra che solidarizzano con Carola ma non con i finanzieri speronati, condannano a prescindere il ministro Salvini che difende i confini dello Stato ed organizzano manifestazioni ridicole come quella recente in Piazza San Michele”.

“Ai finti buoni – conclude Minniti – interessa lucrare sull’enorme fiume di soldi connesso all’immigrazione ma a questo gioco io non ci sto perché qui si mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini.”




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