Le suore sovraniste rimproverano le sorelle dei porti aperti: “Pensate a pregare”

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“Sorelle di… quale Italia? Non sanno queste care sorelle che l’immigrazione è un fenomeno gestito dalle organizzazioni mondialiste per scristianizzare l’Italia e l’Europa? “, così le suore ‘sovraniste’ rispondono alle loro consorelle buoniste che avevano indirizzato un appello a Mattarella e Conte per riaprire i porti, come se dipendesse da loro. Stare in clausura, per alcune, non favorisce la comprensione della realtà.

Lo fanno sul blog del vaticanista Aldo Maria Valli.

“Vi prego, sorelle carissime, di ritornare a vivere una vita di vere claustrali che ci ridonerà anche l’equilibrio umano di farci vedere le cose nella loro realtà e non come ce le presentano gli organi di informazione con forte connotazione politica”.

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Migranti e monasteri / Lettere alle “sorelle d’Italia”

“Ma quale battaglia credete di poter vincere lasciandovi pilotare da chi vuole eliminare la vita contemplativa facendo di noi delle attiviste politiche?”.




3 pensieri su “Le suore sovraniste rimproverano le sorelle dei porti aperti: “Pensate a pregare””

  1. “La cacatella longa, longa, longa, longa…
    filulilla, squacquerella…
    vuol la padella dalla sorella!”

  2. La prima lettera scritta forse da una madre badessa d’età ci riporta in pieno medioevo, sia per stile che per contenuti, cita eresie e claustrali immacolate, il che doveva essere elencato nell’ordine inverso per essere credibile. Comunque queste lettere confermano ancora una volta casomai ce ne fosse bisogno, la volontà di immischiarsi in una politica che ha sempre mosso la loro mano (spesso armata) La scissione della chiesa, ormai conclamata, porterà forse a sviluppi e seguirà passo passo, probabilmente potenziandola, la naturale piega degli eventi. Ricordiamo che esse/i votano e sono un esercito.

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