Islamici circondano e vandalizzano chiesa a Rapallo, parroco chiede aiuto al sindaco: “Ci vuole una barriera”

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Sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sant’Anna, a Rapallo, denuncia il parroco: «abbiamo una presenza straordinaria di famiglie in maggioranza islamiche le cui mamme sono indifferenti di fronte al comportamento irrispettoso dei ragazzi, e i papà, talvolta in stato di ebbrezza, spesso aggrediscono (per ora) verbalmente sia il parroco che i volontari che custodiscono il sagrato».

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Don Aurelio Arzeno, parroco di Sant’Anna, lo scrive in una lettera inviata all’amministrazione comunale, alla polizia locale e alle forze dell’ordine. Chiedendo provvedimenti.

Chiede un maggior controllo delle forze dell’ordine, soprattutto nella fascia serale dalle 21 alle 23.30. E pure la recinzione degli spazi, con transenne da mettere dalle 8 di sera alle 8 di mattina. Vuole i muri per difendere la chiesa dagli immigrati afroislamici! Hai capito quelli che accolgono?

Nella lettera è drammatico il riferimento alle madri islamiche, nella parte iniziale della lettera. E con la sottolineatura che «si è dovuto provvedere a cancellare scritte in lingua araba sul sagrato e sulla facciata della chiesa».

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Rapallo è la città etnicamente più degradata della Riviera: gli stranieri residenti sono 3.300, a fronte di una popolazione che ondeggia poco al di sotto dei 30 mila abitanti. E nel quartiere di Sant’Anna, che è uno dei più densamente abitati in città, l’incidenza è più del doppio.

Don Aurelio Arzeno ha fatto sapere di essere rimasto «sconcertato» che Il Secolo XIX sia venuto a conoscenza della lettera. E ha direttamente mosso un legale, diffidando il giornale dalla divulgazione del contenuto della stessa: i fedeli non devono sapere!

Insomma, l’Italia non deve chiedere i porti, però poi, loro, vogliono recintare le chiese per difendersi dagli stessi immigrati sbarcati!

Non vogliamo un’Italia piena di muri per la vostra idiozia di non volerne uno solo, grande e bellissimo, alle nostre frontiere.




2 pensieri su “Islamici circondano e vandalizzano chiesa a Rapallo, parroco chiede aiuto al sindaco: “Ci vuole una barriera””

  1. Rapallo è la cittadina di riviera più multietnica, gli appartamenti non valgono più niente a causa dell’assalto straniero, prima le badanti in massa perché la popolazione era assai anziana, andavano a svernare per il clima mite, poi piano piano si è sparsa la voce e sono arrivati tutti. Comunque ritornando alla notizia, questo prete ha seguito le sorti di altri (soprattutto la grande città vicina) che prima aiutavano finanziariamente gli stranieri ma poi questi si sono fatti sempre più esigenti sino a minacciarli fisicamente. Questi impauriti non hanno però sporto denuncia, un po’ per non danneggiare i delinquenti a loro cari, un po’ perché sarebbero emerse in tribunale verità scomode per l’uomo di chiesa.

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