Orfini, il deputato scafista difende Scalfarotto e gli americani: “Giusto difendere i diritti di un poveraccio”

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Il deputato scafista Matteo Orfini, noto per avere avallato con altri parlamentari del PD l’attacco di Rackete a Lampedusa oltre che per lo scandalo di Mafia Capitale, difende Scalfarotto, nell’occhio del ciclone dopo la visita in carcere agli assassini americani del nostro carabiniere: «Fissiamo alcuni punti fermi. I due ragazzi americani meritano una pena giusta? Sì. Un detenuto ha dei diritti? Sì. Quei diritti vengono meno se il crimine commesso è particolarmente efferato? No. Bendare e legare un detenuto è giusto? No. È legale? No. Verificare che i diritti anche del peggior delinquente vengano rispettati è giusto? Sì. È popolare? No». Orfini lo scrive in un post su Facebook.

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«Difendere i diritti di un poveraccio magari finito in carcere per errore è più semplice e popolare che difendere i diritti del peggior delinquente? Sì», continua Orfini. «Il peggior delinquente e il poveraccio hanno gli stessi diritti? Sì. È un bene? Sì. Un partito deve difendere una scelta giusta anche se impopolare? Sì. Un partito deve rinunciare a una battaglia giusta perché impopolare? No. Un partito che rinuncia a una battaglia giusta perché impopolare è utile? No. La democrazia in Italia ha bisogno di un partito che in questo clima orribile difenda principi e valori costituzionali anche se è impopolare farlo? Sì. Lo stiamo facendo? No», conclude.

In democrazia, tutto ciò che è impopolare non è giusto. Poi un partito può scegliere di perseguire scelte impopolari che ritiene giuste. In Italia i colpevoli hanno anche troppi diritti, sono gli innocenti a non averne.