La Alan Kurdi, la nave della ong tedesca SeaEye con a bordo 40 clandestini prelevati ieri soccorsi ieri in Libia, continua a navigare verso nord ed è a sud di Lampedusa.
2/2 #Migrantcrisis #TogetherForRescue #LibyanCoastGuard #UNHCR #Seenotrettung #LibyscheKüstenwache #Frontex #BackAtSea #Europol #EKD #Refugees #Lifeline #SeaWatch3 #AlanKurdi #ProactivaOpenArms #MSF #SOSMediterranee #HumanSmuggling #EU pic.twitter.com/xymafnLVCo
— Migrant Rescue Watch (@rgowans) July 31, 2019
✔️ #AlanKurdi di @seaeyeorg con a bordo 40 migranti ormai vicina a #Lampedusa
✔️ @openarms_fund continua a pattugliare l’area tra la zona SAR della Libia e quella maltese
✔️ #Josefa di @resqship verso #Malta pic.twitter.com/Cgs6EqZPl1— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 1, 2019
Ieri il ministro dell’Interno Salvini ha firmato il provvedimento per il divieto di ingresso nelle acque italiane. E le autorità libiche hanno indicato Tripoli come porto di sbarco. Rifiutato con sdegno dai post-nazisti di SeaEye. Che iniziano con le solite pantomime di “migranti fuggiti da lager bombardati” e “bambini feriti”.
Sono sempre più disgustosi.
Sempre più indizi portano a considerare le ong un mezzo attraverso cui Francia e Germania vogliono destabilizzare l’Italia. Come ha spiegato l’ex Capo dei Servizi tedeschi in un articolo anticipato in Italia da Vox e poi ripreso dall’Agenzia Nova e altre testate:
Del resto, il governo tedesco dismette navi, e poi queste entrano a fare parte della flotta delle Ong che attaccano l’Italia.
Un’altra nave militare tedesca entra a far parte della flotta Ong che vuole traghettare clandestini dalla Libia all’Italia:
La #Germania è la 2a volta che dismette una nave militare, e poi viene utilizzata dalle #ONG.
La prima fu #Aquarius di @MSF_ITALIA e @SOSMedFrance, ora #Charlottea di @SEENOTRETTUNG.
L'ex capo dei servizi segreti tedeschi @HGMaassen non aveva tutti i tortihttps://t.co/LLbJk7LpjH pic.twitter.com/IiCp04FADn— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 31, 2019
Questa è una dichiarazione di guerra. Non solo all’Italia, ma a tutti i popoli europei, quello tedesco compreso.
Affondateli se non vogliono ritornare da dove sono venuti.
Bisogna reagire con la forza ai soprusi delle ONG e dei loro estimatori e di coloro che li sovvenzionano.
Dovevamo silurarli subito, abbiamo aspettato anche troppo, a questi punti prima uscirei dall’Europa poi il pugno duro. Ma quelli che sono già in Italia sapete quanto costa rimandarli indietro? I paesi d’origine devono accollarsi loro le spese. Hanno oro e diamanti nelle miniere, petrolio, che mettano mano alle borse i porci