Carabiniere ucciso: prof Novara incolpa i familiari

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“Quel post non l’ho scritto io, chi mi conosce sa che non penso quelle cose”: lo afferma all’ANSA Eliana Frontini, l’insegnante di Novara nella bufera per la frase “uno di meno” riferita al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. “Per motivi che spiegherò solo a chi di dovere, mi sono assunta una responsabilità non mia – sostiene – Non si è trattato di hackeraggio, semplicemente è stato usato il mio account e il mio computer. Non l’ho detto prima perché non credevo che la vicenda assumesse questo peso…”.

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“Ho subito chiesto scusa, anche se mi rendo conto che si tratta di ben poca cosa rispetto alla gravità di quelle affermazioni – aggiunge l’insegnante -. Ora, però, è il caso di riportare la vicenda alle sue dimensioni reali”. A scrivere il commento potrebbe essere stato un famigliare. “Quando verrò sentita dall’Ufficio scolastico territoriale o eventualmente da altri organi, comunicherò il nome della persona che ha agito.Una persona che è pronta ad assumersi le sue responsabilità”.

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Visto che non è reato – giustamente – faranno ricadere la colpa su qualcuno che non può essere licenziato dalla pubblica amministrazione.




4 pensieri su “Carabiniere ucciso: prof Novara incolpa i familiari”

  1. La paura di perdere il posto la induce a mentire ancora.
    Licenziatela e mandatela a pascolare le pecore in qualche posto isolato,sperando che le pecore la accolgono pacificamente.

I commenti sono chiusi.