Vigilessa tenta di arrestare nigeriano, finisce con lui che insegue lei: salvata da passante

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Tutti i mali moderni discendono dall’errore di avere confuso l’uguaglianza dei diritti con l’uguaglianza delle persone: non siamo tutti uguali, le donne non sono uguali agli uomini.

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Tanta paura per una vigilessa del comando di Rovigo che ieri sera si è imbattuta in un nigeriano ubriaco che l’ha inseguita. Tutto è cominciato intorno alle 19 nei pressi del Baribal quando la vigilessa sarebbe intervenuta per calmare una lite davanti al locale.

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Due uomini, un “italiano” e un nigeriano, stavano discutendo animatamente in una lingua straniera. Ma all’intervento della vigilessa il nigeriano avrebbe spostato l’attenzione su di lei mostrando un atteggiamento violento. La donna ha quindi chiamato il comando per chiedere l’intervento di una pattuglia che però, una volta arrivata sul posto, non avrebbe trovato più il nigeriano che si era allontanato facendo perdere le sue tracce.

Circa un’ora più tardi la vigilessa ha rivisto l’uomo e, tenendosi a distanza, ha richiamato il comando per chiedere rinforzi. Ma il nigeriano, vedendo che la vigilessa stava chiamando ha cominciato a correrle incontro. Lei presa la biciletta avrebbe cominciato a fuggire, inseguita però dall’uomo che nel frattempo aveva recuperato anche lui una bici. A salvare la vigilessa, che stava pedalando veloce verso il comando, l’intervento di un auto che, forse volontariamente o forse per una mancata precedenza (non è ancora chiaro), si sarebbe frapposta fra la vigilessa e l’inseguitore all’altezza della rotatoria della fine di corso del Popolo. L’inseguitore avrebbe quindi deciso di demordere e darsi alla fuga.

E’ tempo di iniziare una discussione sulla presenza delle donne nelle forze dell’ordine oltre il politicamente corretto. Non sono adatte a svolgere certe funzioni. Non puoi mandare una vigilessa contro un nigeriano, a meno di darle licenza di sparare a vista. Sulla qual cosa saremmo d’accordo.




7 pensieri su “Vigilessa tenta di arrestare nigeriano, finisce con lui che insegue lei: salvata da passante”

  1. Dicono che nei campi di concentramento le aguzzine donne fossero le piu sadiche e crudeli… non ci credo ma se fosse vero una possibilita’ gliela darei. Ma vanno autorizzate a sparare, nessin giudice avrebbe il coraggio di condannare una dinna poliziotta che crivella di colpi un uomo, foss’anche nero. A brigante, brigante e mezzo.

    1. Doveva sparargli almeno alle gambe, ma quanto al giudice avrebbe dato una pena esemplare alla poverina. Si sa che siamo solo noi a dover perire per mano nemica. Se uno di noi si permettesse di reagire sarebbe reato di lesa maestà.

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