Raggi arriva con la scorta per sfrattare 16 famiglie italiane ospiti di CasaPound

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Indecorosa sceneggiata a spese degli italiani da parte di Raggi, che questa mattina si è presentata, scorta da decine di poliziotti sottratti al loro dovere, per consegnare personalmente alla sede di CasaPound l’ordine di togliere l’insegna: in un quartiere dove dominano le insegne straniere, la sostituzione etnica deve essere completata.

Cosa fa il Sindaco di Roma la mattina? Sarà in ufficio a preoccuparsi di trasporti, immondizia, campi nomadi, immigrazione, sbandati che vivono in strada in pieno centro?No eccola qui, in diretta sotto CasaPound, la sua ossessione.

Posted by CasaPound Italia on Thursday, July 25, 2019

Se fosse solo la sede di un partito, e fosse davvero una mera occupazione abusiva, lo sgombero sarebbe cosa buona e giusta.

Ma, in realtà, quello che Raggi e i suoi leccapiedi non tollerano, non è tanto la presenza di CasaPound, ma questo:

Ecco chi vive da CasaPound: anziani, donne e bambini

E’ il fatto che in quel palazzo non c’è la sede di un partito, né discoteche abusive e immigrati, ma famiglie italiane povere che non avevano una casa. Raggi li vuole gettare per strada.

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Perché lei è questo:

Casal Bruciato, Raggi sfratta coppia con 4 bimbi: dà casa ai Rom, loro per strada – VIDEO

Il suo piano è sfrattare italiani per dare le case a rom e immigrati. Il tutto è legale, perché basato su graduatorie concepite da menti criminali.

CasaPound ha riqualificato un palazzo abbandonato facendo il lavoro che avrebbe dovuto fare il Comune. E paga le utenze, a differenza di quanto fanno i centri sociali e i loro immigrati abusivi e clandestini.

“Aspetto la Raggi anche davanti all’ex colonia Vittorio Emanuele di Ostia occupata centinaia di immigrati“, Luca Marsella, consigliere di CasaPound Italia del X Municipio, ha intanto “sfidato” il sindaco dopo che questa mattina, accompagnata da Digos e Polizia Municipale, si è recata sotto il palazzo occupato da CasaPound in via Napoleone III per consegnare una notifica di rimozione della scritta in marmo CasaPound, posta sulla facciata dello stabile, ritenuta abusiva. La Raggi ha poi così twittato: “Ripristiniamo la legalità. Oggi notificato atto che impone di eliminare la scritta abusiva di CasaPound dall’edificio occupato in via Napoleone III simbolo della prepotenza”. Il “ripristino della legalità” che sta nel togliere una scritta di marmo in una città che affonda nel degrado, nell’abusivismo e nel collasso dei servizi di qualsiasi natura si commenta da solo.

La Raggi non ha digerito la mia denuncia e stamattina si è presentata di persona a CasaPound, con vigili al seguito, per consegnarci una notifica. Se il sindaco di Roma ha tutto questo tempo libero, l'aspetto qui, davanti all'ex colonia Vittorio Emanuele di Ostia occupata da centinaia di immigrati. A differenza di CasaPound, questo è un immobile del Comune di Roma, dove il sindaco ha facoltà di intervenire ma non lo fa ed anzi, paga le utenze agli occupanti.

Posted by Luca Marsella on Thursday, July 25, 2019




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