Il comune di Milano offre abbonamenti a prezzi ribassati per i mezzi pubblici. Ma finiscono solo agli immigrati.
Perché sono concepiti in modo tale che nessun italiano sia in grado di accedervi. Il tetto fissato dal comune, infatti, è su misura per gli immigrati: 6mila euro annui di Isee. In pratica quasi tutti coloro che non lavorano in nero e hanno magari una piccola proprietà in Italia, anche semplicemente un garage o un fondo, sono tagliati fuori.
E’ per questo che nei comuni leghisti, e ora anche per il Reddito di Cittadinanza, vale la ‘clausola Ceccardi’.
Questa clausola richiede la prova di non avere proprietà nel Paese di provenienza, e taglia fuori gli extracomunitari. Invece, al Comune di Milano basta l’autocertificazione. E così sono privilegiati.
L’abbonamento scontato di 50 euro per la città e di 69 per l’area metropolitana, finisce così quasi solo agli immigrati. E agli zingari.