Le 68 fondazioni dove il Pd ha nascosto il malloppo: altro che ‘fondi russi’

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Mentre alcuni tra i bambini ‘rubati’ a Bibbiano tornano a casa, il Parlamento perde tempo a parlare di ‘fondi russi’. Tutto perché quella sòla di Conte ha deciso di rispondere – su cosa?? – a quella sorta di partito che passa sotto il nome di PD.

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“Prendiamo atto della solerzia con cui
Conte ha risposto alla richiesta del Pd
sulle presunte trattative tra Lega ed
esponenti russi. Stiamo parlando del
nulla, di qualcosa che è più vicino al-
la fiction”. Lo dice il capogruppo le-
ghista al Senato, Romeo.

“Siamo disponibili-prosegue- a una com-
missione d’inchiesta sul finanziamento
ai partiti, dalle Coop rosse a Mafia
Capitale. Sarà l’occasione per parlare
dei 49 milioni, che poi sono 800mila,
e dei 107 mln che il governo Renzi ha
pagato per saldare i debiti dell’Unità”

Ma non solo. La commissione di inchiesta dovrebbe indagare sullo ‘strano’ caso delle 68 fondazioni Pd-Ds-Pci. E’ lì che hanno nascosto il malloppo.

IL PATRIMONIO IMBOSCATO DEGLI EX COMUNISTI

I Ds, una delle reincarnazioni del Pci, si sono “sciolti” nel 2007 all’interno del Pd insieme alla Margherita. Formalmente.

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Perché dopo la nascita del Pd, le casse di Margherita e Democratici di Sinistra sono rimaste separate. Un matrimonio di interesse.

E i Ds – che esistono ancora come entità giuridica – hanno ereditato i debiti del Pci-Pds – circa 500 milioni di euro – proprietà – oltre 2399 immobili – e personale – decine di persone.

I debiti sono in gran parte con le banche che sono sempre corse in aiuto del Pds-Ds-Pd – chissà come mai – l’ultimo salvagente è stato lanciato nel 2003 da Capitalia guidata da Cesare Geronzi. Non si sa in cambio di cosa, visto che, da allora, i debiti dei Ds non hanno fatto che aumentare.

I Ds sono formalmente una scatola vuota. L’enorme patrimonio immobiliare del partito, è stato tutto trasferito a una cinquantina di fondazioni. Sparpagliato per non essere “rintracciabile” dai creditori e dai compagni di partito nel PD.

I debiti dei DS con gli istituti di credito spiegano anche le marchette dei governi succedutisi dal 2011 alle banche. Non sarebbe strano, scoprire, un giorno, che molte delle sofferenze di MPS sono, in realtà, debiti non politicamente esigibili dai DS.




8 pensieri su “Le 68 fondazioni dove il Pd ha nascosto il malloppo: altro che ‘fondi russi’”

  1. IL PCI-PDS-DS-PD deve chiarire le mazzette di Mosca, fino al 1991. E dove é andato l’oro di Dongo. La sinistra é finita

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