Da giovedì,la ong francese SOS Mediterranee e Medici senza Frontiere sono tornati in mare con una nuova nave,l’Ocean Viking, per riprendere, entro fine luglio, il traffico di clandestini davanti alle coste libiche.Lo rendono noto le organizzazioni, che fino al 2018 operavano sulla nave Aquarius, sotto sequestro per traffico di rifiuti infetti.
L’Ocean Viking batte bandiera norvegese e al momento si sta dirigendo verso il Mediterraneo dove opererà con un equipaggio di 31 membri,tra cui 13 scafisti di mare SoS Mediterranee e 9 membri di Medicie senza Frontiere.
Confermato: la #OceanViking sarà la nuova #Aquarius delle #ONG, @SOSMedFrance e @MSF_ITALIA. https://t.co/tqjOpcFIay pic.twitter.com/93c0LVnCb7
— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 20, 2019
Stanno arrivando:
Ora le Ong arrivano anche dalla Norvegia, Salvini: “In Italia non sbarcate”
E sono finanziati dalla Francia:
Francia finanzia nave nuova all’Ong: per traghettare clandestini in Italia
Ricordiamo che sono quelli sotto inchiesta per la nave dei veleni Aquarius. Non è sufficiente sequestrare loro le navi, le ong vanno sciolte in quanto organizzazioni criminali che usano il terrorismo umanitario contro gli Stati sovrani.
Sos Mediterranée e Medici senza Frontiere tornano in mare con una nuova nave per salvare i migranti in quel tratto di mare che separa la Libia dall’Italia.
L’ong francese che presenta la Ocean Viking e la nuova missione nel Mediterraneo, scrive: “I governi europei vogliono far credere che la morte di centinaia di persone in mare e la sofferenza di migliaia di rifugiati e migranti intrappolati in Libia siano un prezzo accettabile per le politiche di controllo della migrazione”, dichiara Sam Turner, capo missione di MSF per le attività di ricerca e soccorso e la Libia”.
Cazzate. I morti, per quello che ci interessa, visto che sono benestanti clandestini che pagano per venire dove non sono stati invitati, sono al minimo storico come gli sbarchi:
E’ evidente che l’obiettivo è un altro: Macron vuole destabilizzare l’italia.
Blocco navale a difendere i nostri confini territoriali e rispedirli indietro (qualora facessero rotta verso l’Italia) usando anche la forza,poiché non deve essere ammessa l’invasione della nostra Patria.