Un invito a commettere un reato. Oltre ad un tradimento contro l’Italia.
Il parroco di Soresina, noto fanatico pro-clandestini, don Angelo Piccinelli, attacca Salvini sul notiziario parrocchiale distribuito ieri in chiesa, in parte ripreso anche nell’omelia domenicale. Poi si meravigliano:
«Provocato dai recenti episodi inscenati attorno alla cosiddetta emergenza migranti, ho sentito il bisogno di rileggere due emblematici testi del priore di Barbiana, che mi sembrano molto pertinenti e illuminanti, oltre che assolutamente profetici, per un discernimento meno superficiale degli eventi attuali di cui non siamo solo spettatori, ma corresponsabili e complici. La capitana della Sea Watch 3 e il capo-missione del veliero Alex sono stati accusati di non aver rispettato la legge, e di avere sfidato gli altolà opposti dalla Guardia di Finanza. Gli imputati, in entrambi i casi, si sono appellati a ragioni umanitarie, cioè al dovere di obbedire alla propria coscienza piuttosto che ad ordini ingiusti, oltretutto palesemente in contrasto con le convenzioni e i protocolli internazionali che antepongono la salvaguardia della vita umana in mare alla lotta contro l’immigrazione illegale. Don Milani, dunque, li approverebbe».
Poi la dichiarazione: “La Marina militare sappia fare obiezione”.
Dovevano farla quando il Pd li costringeva a traghettare la mafia nigeriana in Italia. Invitare i militari a non rispettare gli ordini perché continuino a rifornirti di giovani maschi africani, e sappiamo quanto al priore di Barbiana piacessero i giovani, è vergognoso.