E’ stato lui ad ammazzarli, il solito romeno che uccide con l’auto. Li ha speronati e poi è fuggito. Il 26enne romeno alla fine ha confessato: «Sì, li ho speronati io». E li ha lasciati lì, ad affogare nel canale dove li aveva scaraventati: cinque ragazzi italiani. Solo una di loro si è salvata.
All’immigrato della Golf gli inquirenti sono arrivati grazie alla testimonianza di una donna, che poco prima dell’incidente aveva segnalato al 112 la presenza di un’auto che procedeva in modo spericolato compiendo sorpassi azzardati. Aveva detto anche il modello e soprattutto il numero di targa. Un riferimento che ha poi confermato, dopo essere passata sul luogo dell’incidente. Di fronte alla Ford Fiesta rovesciata nel canale, per lei è stato naturale avvisare le forze dell’ordine.
Una precisione fondamentale, che ha permesso di identificare il giovane romeno e soprattutto di sostenere le parole dell’unica sopravvissuta, che prima agli inquirenti e poi ai parenti in ospedale, ha dichiarato che l’auto sulla quale viaggiava assieme al fidanzato e agli amici «era stata speronata».
E ora il romeno inizia con la solita pantomima: «Ho speronato la Fiesta, ma sono disperato, meglio se morivo io». Senza dubbio.
Ma intanto lui è vivo. Loro sono morti. E lui è anche libero, in attesa del processo. Come se ci fossero dubbi, visto che ha anche confessato. Ma le nostre leggi sono queste. E fanno schifo: un reo-confesso di un reato dovrebbe rimanere dentro. Lui, come Carola, è invece libero. Libero di speronare italiani. Libero di ucciderli.
Jesolo: i 4 ragazzi italiani ammazzati da immigrato, li ha speronati e ora è libero
Il buonismo da i suoi frutti
Poverini questi poverini quelli eh