Abdul versa 709 euro di tasse e ne incassa 1.290 in sussidi: alla faccia degli italiani

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Gli immigrati sono un costo enorme per il nostro welfare. Come insegna il caso scuola di Abdul.

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Operaio con moglie e tre figli: versa all’Inps 709,41 euro l’anno ma ne incassa dallo Stato 1.290, tra bonus e credito fiscale. Risultato: senza contare casa popolare, sanità e nido, costa 580,59 euro l’anno. Alla faccia degli italiani.

Il caso di Abdul è comunque solo un piccolo esempio di un problema più ampio: ci stanno saccheggiando lo Stato sociale. E a subirne le conseguenze, non sono i ricchi, sono i poveri e le classi medie.

Ad esempio, ci sono 82mila immigrati che riscuotono la pensione senza avere mai lavorato in Italia nemmeno un’ora.

I numeri del grafico sopra mostrano numero e tipologia di pensioni incassate dagli immigrati residenti in Italia. L’Inps, che ha messo a disposizione questi dati, si ferma con le rilevazioni al 2015. Secondo dati ufficiosi, e considerando il trend, negli ultimi anni questo dato sarebbe cresciuto fino ai 100mila del 2018.

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Gli immigrati titolari di una pensione di tipo “sociale” sono 100mila, in crescita dai 74.429 dell’anno 2014. La maggior parte di loro sono titolari di pensioni assistenziali: 65mila circa.

Le pensioni di tipo assistenziale sono svincolate da qualsiasi rapporto assicurativo o previdenziale, nel senso gli immigrati che le ricevono non hanno versato contributi: in pratica paghiamo loro la pensione solo perché si sono trasferiti qui e hanno più di 65 anni.

Questo tipo di pensione è stato creato per dare una pensione a italiani over 65 anni che non avevano una pensione ‘normale’. Il PD ha approvato una legge che estende questo diritto agli immigrati. Ergo, è nato un ‘turismo degli anziani’ che da ogni parte del mondo si trasferiscono qui per ricevere la pensione sociale o, in molti casi, essendo genitori di immigrati fingono di farlo prendendo la residenza a casa dei figli. E noi paghiamo.

L’assegno medio è di 8 mila euro circa. Moltiplicato per 81 mila pensionati siamo a circa 640 milioni di euro l’anno. Quindi, versiamo 640 milioni di euro a pensionati immigrati che non hanno mai lavorato in Italia o che non hanno mai versato contributi. Vi siete mai chiesti, infatti, cosa accadrà quando i venditori senegalesi andranno in pensione? Credete abbiano versato i contributi? No, ci troveremo milioni di attuai inutili ‘lavoratori’ da mantenere in vecchiaia.

E questo per l’immigrazione regolare: perché clandestini e presunti profughi ci costano invece migliaia di euro l’uno.




2 pensieri su “Abdul versa 709 euro di tasse e ne incassa 1.290 in sussidi: alla faccia degli italiani”

  1. a me , quando ho perso l’uso del braccio destro ,in un infortunio su una nave in navigazione e non ho potuto curarmi , dopo 4 operazioni l’inps ha risposto che non ho diritto alla pensione di inabilità . e di fare ricorso . A un mio diritto costituzionale non farò mai ricorso. applicherò la legge e porterò gli enti Italiani in giudizio alla corte dei diritti del uomo . ogni cosa a suo tempo debito .

  2. Qui Bisognerebbe anche arrestare tutte le vecchie compiacenti che hanno rilasciato dichiarazioni fraudolente per far ottenere la pensione a badanti e collaboratrici domestiche moldave. Vero mamma?

I commenti sono chiusi.