Avevano trasformato la chiesa di Torre Angela (Roma) che li ospitava, nel centro del loro business dello spaccio di droga.
Tra i banchi e i simboli religiosi, era stata organizzata una fiorente attività illegale, con la complice stupidità di chi li aveva accolti. La vicenda ricalca quanto accaduto nella chiesa gestita da Don Biancalani.
I pusher erano cinque giovani del Gambia e uno del Mali che avevano trovato un alloggio nei locali della chiesa apostolica di via delle Amazzoni, istituto ecclesiastico che snobba i senzatetto italiani ma ospita i richiedenti asilo che spacciano.
Quando gli agenti hanno fatto irruzione nella chiesa, i pusher hanno subito iniziato a nascondere gli oltre due chili di eroina in vari locali. Nel frattempo, gli altri cercavano di impedire l’accesso alle forze dell’ordine, colpendo gli agenti con calci e pugni.
Dopo aver immobilizzato gli aggressori, i poliziotti hanno trovato due gambiani nel bagno: stavano tentando di disfarsi dell’eroina pura.
I cinque sono stati arrestati, a vario titolo, per spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Uno dei sei ha rivendicato la proprietà della droga, ma il giudice monocratico, non convinto dalle sue dichiarazioni, ha disposto la custodia in carcere per tutti i componenti della banda. Al processo, il prossimo 15 luglio, sarà ascoltato il pastore della chiesa apostolica.