Ieri sera la drammatica testimonianza a Quarta Repubblica della moglie del tabaccaio ammazzato a Napoli dal solito richiedente asilo nigeriano.
La parole della donna sono importanti. In questi giorni i media hanno sempre parlato di “un pugno” e di una morte quasi ‘accidentale’. Invece no: lo ha finito una volta che era a terra privo di sensi.
Ulderico Esposito è morto dopo un mese di agonia, mentre il sindaco di Napoli, il ‘clandestino’ De Magistris, inaugurava tra i fischi le Universiadi. Elogiando l’immigrazione.
Morto tabaccaio massacrato da profugo nigeriano, sinistra: “Lo ha provocato”
La vedova: Bisogna accogliere tutti.
La figlia: anche loro sono vittime.
Il morto: un coglione che ha sprecato la vita dietro a delle merde che lo hanno seppellito.
Marcello Sanna: in Italia non solo non deve arrivarne più neanche uno ma non ne deve restare più neanche uno.
Non c’è stalla o porcilaia che non possa essere ripulita.
Ma prima bisogna portar via gli animali.
Il resto è aria fritta
Concordo su tutto!