L’ultimo numero del mensile cattolico “Il Timone” ospita una lunga intervista al cardinale africano John O. Onaiyekan. Dal titolo : “Abbiamo bisogno dei nostri giovani qui“.
L’emigrazione di tanti giovani africani dai loro paesi, dice, è una vera disgrazia.
I giovani africani infatti sono attratti dai falsi miti che vengono diffusi dai media e così “si convincono del fatto che devono andare assolutamente in Europa o in America… Sono disposti anche a morire di sete nel deserto o ad affogare nel Mediterraneo“. A pagamento.
Se poi riescono ad approdare nella terra dei loro sogni, hanno un brusco risveglio: le donne “vengono costrette a prostituirsi” e i giovani maschi finiscono sfruttati, oppure disoccupati e soli.
Quello che si deve fare, conclude il cardinale, è impedire che l‘Africa si privi delle risorse migliori. Perché quelli che scappano, di solito, sono quelli che possono permetterselo, cioè i più giovani e benestanti: il che è un paradosso.
La chiesa cattolica africana, conclude il cardinale, “informa i nostri giovani sui pericoli dell’immigrazione”, perché “quando i migranti vengono portati nei campi profughi e viene dato loro cibo gratis, li si priva della loro dignità”.
Intanto troppi nostri vescovi invocano l’arrivo di giovani maschi africani. Chissà perché.
Esiste evidentemente qualche africano con un QI elevato. E comunque sia, l’emigrazione degli africani verso l’Europa, è una disgrazia più per noi che la subiamo che per l’Africa. Non solo, sono tutti benestanti perché sono attratti dal modello consumista occidentale.