Anziano malato vive per strada: per lui non c’è posto, è italiano

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“Giuseppe P. ha più di 70 anni, è malato al cuore ed è costretto a muoversi in bus per gravi problemi di deambulazione. Qualche giorno fa l’ho incontrato e, come succede da più di un anno, mi ha chiesto, con un cenno del volto, se avessimo trovato una struttura che potesse accoglierlo ed accudirlo: la dolorosa risposta è sempre la stessa.

Insieme a Giuseppe c’era un altro senza dimora, che prova ad aiutarlo lavandolo e badando che si nutra: “è denutrito e malato – ci racconta con sdegno F. – non so come sia possibile lasciare in questo stato di abbandono un anziano”. Il grido di F. ci scuote tutti e ci ricorda che il tempo stringe e presto potremmo trovarci a piangere una morte annunciata.

Istituzioni, enti, organi competenti sono al corrente del caso di Giuseppe P. ma al momento non si intravede una soluzione per l’anziano che avrà fatto i suoi errori e probabilmente continuerà a farli, ma merita che almeno ci ricordiamo del grido sdegnato del suo amico F.: è possibile che un anziano malato debba vivere così?

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Se qualcuno di buona volontà vuole provare a darci una mano nella risoluzione del caso di Giuseppe, ci contatti. Qualunque aiuto può essere risolutivo”

Questo accade a Foggia. Dove accade anche questo:

Vi sembra un Paese che si può permettere di tenere 200mila afroislamici in hotel (fino a prima di Salvini) e ora ancora 100mila?