Se lo facciamo in Italia è ‘razzismo’.
Il primo Ministro tunisino Youssef al Shahed ha vietato l’uso del niqab, il velo integrale del tutto simile al burqa, nelle istituzioni pubbliche: per motivi di sicurezza. La decisione fa seguito all’attentato suicida di un militante islamico ricercato a Tunisi.
Testimoni hanno riferito che l’attentatore suicida, che si è fatto saltare in aria martedì scorso, era travestito da donna, indossava infatti un niqab.
È stato il terzo attacco di questo tipo in una settimana ed è avvenuto mentre la Tunisia si prepara per le elezioni autunnali ed è al culmine di una stagione turistica in cui il paese spera di attirare un numero record di visitatori. Ma non le ong, che considerano Tunisi ‘porto non sicuro’.
«Chahed ha firmato un decreto governativo che impedisce a chiunque abbia il volto coperto di accedere a sedi pubbliche, amministrazioni, istituzioni, istituzioni, per motivi di sicurezza», hanno detto fonti ufficiali a Reuters.
Nel 2011, alle donne era stato permesso di indossare l’hijab e il niqab in Tunisia dopo un divieto durato parecchi decenni sotto i presidenti laici Zine El Abidine Ben Ali e Habib Bourguiba, che avevano rifiutato tutte le forme di abbigliamento islamico. Prima delle ‘primavere arabe’ che, in realtà, erano state rivoluzioni islamiche: perché il popolo, quando può scegliere, lì scegli l’Islam.
Fantastico…. solo le mazzate capiscono!!!