SALVINI CHIAMA I MILITARI: “E’ ATTACCO ALL’ITALIA, DIFENDETE LE FRONTIERE” – VIDEO

Vox
Condividi!

Matteo Salvini contro l’attacco delle ong finanziate dagli estremisti islamici. E’ “una battaglia di civiltà e legaltà”.

“È in atto un attacco al governo italiano e al Ministero dell’Interno perché vedono che gli italiani sono sempre più con noi”, denuncia in una diretta Facebook.

“Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.” Giovanni FalconeIo non mi arrendo, a difesa degli Italiani!

Posted by Matteo Salvini on Saturday, July 6, 2019

E dopo avere impedito lo sbarco di ‘Alex’, la nave di lusso dell’ong Mediterranea che aveva fatto irruzione a Lampedusa:

Salvini respinge ‘Alex’ da Lampedusa: Polizia impedisce sbarco, “trainati verso Malta”

Il capomissione di ‘Alex’ è l’ennesimo parlamentare di sinistra, tal Erasmo Palazzotto, che passa più tempo in crociera, pagato dai contribuenti, che in Parlamento, aveva invocato lo “stato di necessità” per giustificare l’attacco a Lampedusa. In realtà:

Mediterranea rifiuta acqua per irrompere a Lampedusa: “Era un sabotaggio” – VIDEO

Menzogne per imporre lo sbarco dei clandestini. Menzogne che Salvini non accetta.

Da qui l’appello ai militari. Nelle prossime ore Salvini porterà sul tavolo del governo la richiesta di navi militari italiane a protezione dell’Italia.

Durante la diretta Facebook di questa sera già fa notare che la difesa dei confini è un diritto-dovere da parte delle istituzioni. Ma vuole sapere dai vertici delle forze armate e della Guardia di Finanza se anche per loro è così. “O se i confini italiani sono diventati un ‘di più'”. Per il leader leghista i confini via mare vanno, infatti, difesi esattamente come quelli via terra. “Io posso indicare un porto sicuro e bloccare uno sbarco non autorizzato, ma le forze armate in mare non dipendono da me”, si lamenta in evidente polemica sia con il caso di oggi sia con il recente sfondamento della Sea Watch 3. “Se servono da scorta per le navi fuorilegge domandiamoci sull’utilizzo di queste unità (militari, ndr)”.

Per Salvini quelle delle ong sono operazioni pianificate. Dietro ci sono persone note che muovono i fili: “speculatori miliardari alla George Soros” che “vogliono cancellare popoli, radici, culture e tradizioni e vogliono nuovi schiavi”. “Se qualcuno pensa di farmi mollare hanno trovato un testone”, mette in chiaro in diretta sui social ammettendo di essere “sconcertato” dalle “complicità che emergono da questo traffico di essere umani, palesemente organizzati”. Come denunciato oggi dalla stessa Guardia costiera libica, si tratta di recuperi scelti “in data precisa” e “in un momento preciso”. È anche il caso della nave Alex a cui il governo maltese aveva dato la possibilità di attraccare alla Valletta. Ma l’equipaggio si è rifiutato di obbedire all’ordine. “Dentro la nave ci sono parlamentari di sinistra, giornalisti di sinistra”, fa notare il leader leghista ricordando che “chi tifa per i fuorilegge fa male all’Italia” e sostiene quei miliardari, mascherati da filantropi, che progettano queste “operazioni di invasione del Continente europeo”.

Vaticano: “Limite acque territoriali non vale per gli immigrati”

Vox

Ormai il piano contro l’Italia è talmente evidente da apparire quasi concepito da dilettanti. Le ong rifiutano categoricamente qualsiasi porto che non sia italiano.

Ieri siamo arrivati al ridicolo di una nave, la vela di lusso di Casarini ‘Alex’, che dopo avere percorso miglia e miglia così:

Invece di fermarsi nella vicina Tunisia, ha avuto l’ardire di rifiutare Malta perché “troppo lontana”. Non fanno nemmeno finta di trovare scuse meno pacchiane.

In serata ha rifiutato anche il trasbordo pattugliatori maltesi, perché avrebbe previsto l’ingresso in porto della nave: e loro temono il sequestro. Pare che Malta non sia sotto la giurisdizione Patronaggio-Vella. E oggi il blitz.

E poi, c’è la Alan Kurdi dell’ong tedesca Sea Eye:

Sea Eye fa rotta verso Lampedusa: “Ce ne sbattiamo di Salvini”

La Germania ha intimato all’Italia di aprire i porti. Come si fa coi maggiordomi. Come facevano con Renzi, che aveva firmato per prenderseli tutti lui. Non c’è più Renzi.

E’ un vostro problema avere cresciuto una generazione di fanatici rasta che vuole lavare la propria coscienza di privilegiati nelle acque di casa nostra.

Trovategli qualcosa da fare. Lontano dall’Italia.

C’è un piano per destabilizzare l’Italia attraverso l’uso politico dell’immigrazione. Le ong ne sono il braccio armato.

Fare affidamento sulla magistratura è insensato. Perché Lampedusa cade sotto la giurisdizione ‘sbagliata’. E le ong l’hanno ormai capito. E poi, una nazione sovrana non può dipendere dai capricci dei giudici per fare valere la propria sovranità: il volere della maggioranza è e deve essere superiore al diritto su misura di qualche giudice.

C’è un modo per bypassare la magistratura: lo stato di guerra. Non siamo, forse sotto, l’attacco di organizzazioni straniere finanziate da potenze ostili? Come tali andrebbero trattate.

Se le navi delle ong venissero definite come navi nemiche, e lo sono, visto che usano i clandestini come armi per destabilizzare l’Italia, allora potrebbero essere distrutte a piacimento.

La Sea Watch è finanziata dalla Turchia, la Open Arms dal Qatar e la Sea Eye dal Vaticano. Tre stati canaglia.

Il problema attuale, invece, è che stiamo combattendo una guerra senza leggi di guerra.

E sia chiaro: alla fine Carola finirà in galera, perché ci sarà il processo. Le navi delle ong saranno confiscate. Perché la maggioranza dei magistrati è onesta e ama il proprio Paese e la decisione (non sentenza) dell’inadeguata Vella sarà solo un puntino privo di valore. Ma tutto questo avverrà con i tempi inadeguati della burocrazia giudiziaria, cosa che non possiamo permetterci.

E’ proprio per questo che servono leggi speciali. Alla guerra si va come alla guerra.