I trafficanti umanitari di Mediterranea, protagonisti di questo raid in acque libiche:
Ammettono il ‘furto’ di clandestini:
Felici di aver strappato 54 vite umane all'inferno della #Libia. Adesso serve subito un #portosicuro
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 4, 2019
https://twitter.com/RescueMed/status/1146830037787824130
In pratica, rivendicano un atto illegale. Vanno fermati. Ma non facendo conto su una magistratura che ad Agrigento è da operetta, ma militarizzando il contrasto all’immigrazione clandestina.
Si invii una nave militare, si carichi a bordo i clandestini e li si porti in Libia e poi sul primo aereo verso casa. E si arresti i trafficanti affidandoli ai libici, visto che hanno violato una legge libica. Lì ci sono giudici più diveretenti.
Questa ennesima azione illegale, evidenzia ancora una volta a cosa serviva quel bombardamento fuori da ogni logica dell’altro giorno. Era di preparazione ad un attacco in grande stile con le ong usate come testa di ponte.