Sea Watch, comandante prelevata da GdF
La comandante della Sea Watch è stata fatta
scendere e fatta salire su un’auto
della GdF.
È’ in stato di arresto.
Sea Watch entra in porto senza autorizzazione: sono terroristi e il PD è complice
Prima di attraccare, una motovedetta della Guardia di Finanza ha tentato più volte di impedire l’ormeggio fino a quando si è dovuta sfilare per non rimanere incastrata fra la Sea Watch e la banchina.
Folli. Anche tentata strage. Un gesto talmente folle che nemmeno Patronaggio potrà salvarli.
Rabbia dei lampedusani tra cui l’ex vicesindaco Angela Maraventano, che ha urlato e inveito contro i trafficanti dell’organizzazione. “E’ una vergogna – ha urlato Maraventano rivolta verso la nave -. Qui non si può venire a fare quello che si vuole, non venite nelle nostra isola se no succede il finimondo”.
La Sea Watch si è suicidata.
La capitana della Sea Watch Rackete,
portata via poco dopo l’attracco nel
porto di Lampedusa dalla Guardia di
Finanza, è in stato d’arresto.
L’accusa nei suoi confronti è la viola-
zione dell’articolo 1100 del Codice
della navigazione: resistenza o violen-
za contro nave da guerra, che prevede
una pena dai tre ai 10 anni di reclu-
sione. La Sea Watch ha stretto e urtato
l’imbarcazione della GdF che le aveva
intimato l’alt.