Bibbiano, i torturatori dei bambini fans della Sea Watch: “W la Capitana”

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La 57enne Federica Anghinolfi, responsabile del servizio sociale dell’Unione della Val d’Enza e indicata dagli inquirenti, secondo quanto emerso su Reggio Sera, come uno degli elementi di spicco della rete che guidata dal sindaco PD di Bibbiano vendeva i bambini ai pedofili, dopo un lavaggio del cervello che li rendeva convinti di avere subito abusi dai genitori, è un fan di Sea Watch.

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La Anghinolfi infatti, nella nottata tra il 26 e il 27 giugno, pubblicava sulla propria bacheca Facebook un’immagine in grande della “capitana” di SeaWatch, Carola Rackete, con tanto di commento “Ognuno ha i capitani che si merita. Io scelgo Carola Rackete”:

E non è la sola:

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Elettrochoc e bimbi venduti ai pedofili, il responsabile attacca Salvini

Il che dimostra come il buonismo sia in realtà una perversione dello spirito e una patologia mentale. E che esiste un legame tra fanatici dell’immigrazione e torturatori di bambini.




4 pensieri su “Bibbiano, i torturatori dei bambini fans della Sea Watch: “W la Capitana””

  1. Conoscete le aree di azione: sostituzione etnica, meticciamento, ecumenismo, gender, riscaldamento globale, censura online… Ogni volta che i temi sono questi c’è sempre l’ebreo in capo con la sua ganga di “utili idioti”, alcuni veramente idioti mentre altri assolutamente utili e probabilmente questi ultimi sono convinti a collaborare con un ricatto basato su materiale pedopornografico. Come si procurano alcuni dei bimbi è davanti ai nostri occhi.

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