Roberto Saviano torna a Napoli per presentare, a bordo della nave dei trafficanti umanitari di Open Arms, la sua ultima raccolta di inutilità che lui chiama libro: In mare non esistono taxi. E lo fa, proprio, su uno dei taxi del mare.
E’ l’ennesimo scritto apologetico all’immigrazione e alle Ong.
«Per me – ha detto Saviano a Radio Capital – è davvero super emozionante. Innanzitutto ritorno a Napoli, cosa non facile per me e sempre carica di emotività».
Nel mentre, in una sorta di proiezione freudiana, definisce Salvini ‘complice dei trafficanti’:
Per l’angolo del buonumore, il ricco “intellettuale” amico dei clandestini che vorrebbe porte aperte per tutti sostiene che sono “complice dei trafficanti di esseri umani”… 😘https://t.co/YwhCGJaq9d
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 21 giugno 2019
Chi veramente trafficava con gli scafisti:
Ong, parla il trafficante libico: “Open Arms trafficava clandestini”
Che ci deve:
Perché non sequestriamo la nave e la mettiamo all’asta:
Chissà se i parenti di Saviano hanno perso il portafoglio in una banca svizzera? (ma come vi è venuto in mente di scrivere una roba simile….)
nulla fa piu’ schifo di chi vive senza far nulla sulle spalle di chi soffre !